Elezioni politiche 2022 in arrivo. Il 25 settembre le urne si riempiranno di cittadini italiani che andranno a votare. Ecco le proposte di alcuni partiti per quanto riguarda il mondo dell'Istruzione.
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La riforma della scuola è tra gli argomenti più trattati nelle elezioni del 25 settembre. Dopo la riforma della Buona Scuola, realizzata da Matteo Renzi, sono ancora tanti i nodi da sciogliere sul sistema scolastico italiano che nel 2021 è al terzo posto per abbandono scolastico precoce con tasso al 12,7%, come riporta Openpolis. La redazione di LiveUnict ha analizzato le proposte di alcuni partiti per quanto riguarda il mondo della scuola.
Il terzo polo tra le tante proposte parla anche del mondo della scuola proponendo di alzare a 18 anni l’obbligo scolastico e ridisegnare l’istruzione professionale “garantendo che gli studenti acquisiscano le competenze effettivamente richieste dal mercato del lavoro”. Spazio anche all’edilizia scolastica: l’obiettivo è quello di riqualificare in dieci anni tutti gli edifici scolastici.
Per centrodestra si intende una serie di partiti di destra e di centro composto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e “Noi moderati”. Per quanto riguarda il mondo della scuola hanno stilato una lista con nove punti principali.
Il partito Fratelli d’Italia con alla guida Giorgia Meloni tra i vari punti trattati ha anche esposto le proposte per l’istruzione come ad esempio rivedere il sistema scolastico in senso meritocratico e professionalizzante e altri 8 punti chiave tra cui favorire il rientro degli italiani specializzati all’estero. In poche parole i punti riguardanti il partito Fratelli d’Italia per quanto riguarda il mondo dell’istruzione sono gli stessi presentati nella coalizione Centro Destra.
Il programma della Lega entra in profondità su alcuni aspetti dello stato corrente dell’istruzione in Italia, come la qualità della didattica e il sostegno agli studenti con disabilità. Contemporaneamente, però, richiama “parole d’ordine” specificamente dirette al suo elettorato, come la propaganda nelle scuole, piuttosto discutibili. Vediamo i principali temi affrontati.
Il Patto per la scuola proposto dal partito di Matteo Salvini inizia definendo in dettaglio la formazione richiesta ai docenti: “Docenti formati in didattica generale e speciale, pedagogia generale e speciale rivolta ai bisogni educativi speciali, pedagogia sperimentale, didattica disciplinare, laboratori pedagogico-didattici, tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la didattica, con valutazione psico-attitudinale in ingresso e in itinere”.
Un punto importante delle proposte della lega per il mondo della scuola è il sostegno agli studenti con disabilità. La Lega nota che “oltre un terzo dei docenti attualmente incaricati su posto di sostegno è privo di specializzazione, ovvero della formazione necessaria”, censurando l’assenza di una formazione specifica di molti insegnanti di sostegno, soprattutto a seguito del ridotto numero di posti nei corsi di specializzazione offerti dalle università. La proposta è quindi che “chi ha maturato almeno tre anni di esperienza sul campo nel sostegno ad alunni con disabilità deve poter accedere direttamente ai corsi di specializzazione”: in altre parole, permettere ai docenti che hanno già messo insieme un po’ di esperienza di fare corsi e tirocini dedicati al sostegno, costringendo le università a metterli a disposizione.
Il partito elettorale Forza Italia, guidato da Silvio Berlusconi, ha esposto molti punti chiave nelle loro proposte e nel caso in cui dovessero vincere di seguito illustriamo le proposte che hanno esposto nel loro programma elettorale.
Anche il movimento 5 stelle guidato da Giuseppe Conte ha delle proposte per quanto riguarda il mondo della scuola e delle innovazioni a quest’ultima.
Il Pd con a capo Enrico Letta, nel suo programma elettorale, punta sulla riduzione del gap economico tra le famiglie prevedendo: “la piena gratuità del trasporto pubblico locale per le famiglie a reddito medio e basso (in base all’Isee). Ci impegniamo inoltre a garantire alle studentesse e gli studenti delle scuole medie e superiori la gratuità dei libri di testo (sempre in base all’Isee) e il pieno accesso ai servizi psico-pedagogici (in maniera universale). Garantiremo l’accesso universale e gratuito di bambine e bambini alle mense scolastiche e investiremo nell’aumento dei docenti di ruolo di sostegno per affiancare nel percorso scolastico tutte le persone con disabilità”.
Tra gli obiettivi del Pd anche l’aumento degli stipendi degli insegnanti: “allineando, entro i prossimi cinque anni, gli stipendi alla media europea”.
Luigi Di Maio, ministro degli Esteri in carica del Governo Draghi ha lasciato circa due mesi fa il Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte. Di Maio si presenta alle elezioni con la lista Impegno Civico fondata insieme a Bruno Tabacci.
“Per la scuola, l’università e la ricerca scientifica – spiega Impegno Civico – pubblica e privata servono più soldi. Dalla formazione dei nostri ragazzi dipende il futuro dell’Italia. Siamo fra gli ultimi nell’Unione europea in tutti questi terreni ed il distacco dai paesi leader si accentua ogni anno”.
Le proposte riguardano dunque la riqualificazione dei locali e rimettere al centro la cultura e il ruolo degli insegnanti e di tutto il personale scolastico.
Il programma di +Europa prevede un netto aumento della spesa pubblica a favore della formazione, dell’università e della ricerca che passerebbe dallo 0,5% attuale all’1,5 del Pil%. Per rendere maggiormente competitivi i giovani italiani, il partito di Emma Bonino propone di redistribuire i giorni di formazione totali in modo da abbassare gli anni di studio complessivi, che passerebbero da 13 a 12 per permettere agli studenti italiani di accedere alle università già a 18 anni, come accade in gran parte d’Europa.
“L’Italia della scuola” è il titolo del capitolo dedicato alla scuola di Sinistra Italiana e Europa Verde. Nel programma si leggono 8 proposte principali.
Tra i cardini del programma guidato da Luigi De Magistris troviamo l’abolizione della riforma della “Buona scuola” di Renzi e della riforma Gelmini, nonché della riforma Bianchi del reclutamento del personale docente. Va da sé una chiusura netta anche sull’alternanza scuola-lavoro. Abolizione delle classi pollaio e gratuità di libri, trasporti, cinema e teatri fino ai 18 anni.
ItalExit è il partito guidato da Gianluigi Paragone e le proposte riguardanti mondo dell’istruzione sono le seguenti.
Programma di assunzioni e di miglioramento dei salari. Stipendi su Base Istat.
Recupero della nostra cultura umanistica e civica.
Abolire obbligo di mascherine in classe
Implementare la conoscenza delle tecnologie e dell’informatica, delle lingue e di tutti gli strumenti indispensabiliper entrare nel mondo del lavoro con le giuste competenze
Eliminare le prove Invalsi e, in generale, i sistemi valutativi basati su quesiti a risposta multipla
Garantire la stabilizzazione del personale tecnico di segreteria e personale ATA, con adeguamento stipendio,
Ripristinare il doppio canale di reclutamento: per il 50% da GPS 1 fascia e il restante 50% dalle GAE (non esaurite) e dalle GM dei concorsi e a seguire prevedere l’assunzione del personale tramite concorsi ordinari a scadenza biennale con il riconoscimento per la partecipazione anche degli anni di servizio svolti nelle scuole paritarie; a tal proposito risulta necessario eliminare la figura del docente esperto e del nuovo sistema di reclutamento DL 36 2022.
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