Cosa promettono ai giovani i partiti in corsa per le elezioni del prossimo 25 settembre? Di seguito le principali proposte estrapolate dai diversi programmi.
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Lo scorrere degli anni avrebbe comportato, tra il resto, un allontanamento dei giovani dalla politica. Secondo quanto emerso da una recente ricerca di Swg per Italian Tech, sempre meno under 25 la ritengono “fondamentale”: se nel 2017 tale giudizio accomunava il ben 59% degli intervistati, oggi appena il 41%.
Chi concorre alle elezioni del 25 settembre, dal canto suo, in che misura promette di occuparsi degli adulti di domani? E come? Dall’abbassamento dell’età del voto alla detassazione, passando per la riforma dei tirocini: di seguito le proposte interne ai diversi programmi.
Il sommario del programma elettorale dei terzopolisti di Azione e Italia viva conta anche la parola “giovani”. Ma per questi cosa si pensa, a cosa si mira?
Il primo punto prevede l’incentivazione dell’imprenditorialità giovanile, in calo negli ultimi anni. Come? Attraverso uno specifico progetto, finanziato con parte di fondi del PNRR riservati al rilancio dei Centri per l’Impiego, che preveda anche servizi di consulenza e coaching ed una fiscalità agevolata.
Ritenuta fondamentale l’indipendenza, in primo luogo economica, dei giovani: per tale ragione si propone l’azzeramento delle tasse fino all’età di 25 anni. Per chi ha, invece, fino a 29 anni si pensa ad una riduzione delle tasse del 50%.
Si punta, inoltre, a rendere più agevole il passaggio tra percorso scolastico ed accesso al mondo del lavoro, anche attraverso maggiori e più efficaci servizi di orientamento.
Di seguito altre proposte di rilievo riservate a questa fascia d’età:
La coalizione di Centrodestra, composta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e da una serie di partiti di centro riuniti sotto il simbolo di “Noi Moderati”, ha presentato un programma comune, suddiviso in 15 punti, che titola “Per l’Italia – Accordo quadro di programma per un governo di centrodestra”. Anche in questo figurano delle proposte volte a rendere i giovani maggiormente autonomi. A tal scopo, si indica la volontà di mettere in campo “agevolazioni per l’accesso al mutuo per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie“.
Ai più giovani viene, inoltre, riservato il quindicesimo punto, l’ultimo del programma. Scorrendo fino alla pagina in questione, è possibile leggere, tra le altre, le seguenti misure in cantiere:
Da indicare, infine, una proposta interna anche al punto otto, ribattezzato “Difesa del lavoro, dell’impresa e dell’economia”: vengono ritenuti prioritari gli incentivi da riservare tanto all’imprenditoria femminile quanto a quella giovanile (anche alla creazione di start-up), e soprattutto nelle aree contraddistinte da carenze di natura economico-sociale.
I partiti, ad ogni modo, hanno presentato anche un proprio documento programmatico. Nel programma di Fratelli d’Italia, per esempio, una pagina titola “Largo ai giovani”. Per questi ultimi si rivendica il diritto di accedere a qualsiasi disciplina artistica e sportiva e, per tale ragione, si suggerisce la creazione di aree attrezzate per fare sport nei parchi di tutti i Comuni della Penisola, oltre che strutture adibite alla pratica della musica o del teatro.
Si punta, poi, a debellare la piaga del consumo di sostanze stupefacenti attraverso la lotta a trafficanti e spacciatori, campagne di informazione (queste anche sulle malattie sessualmente trasmissibili) e programmi di recupero dalle dipendenze patologiche.
Anche nel programma del partito con a capo Giorgia Meloni è centrale il contrasto alla disoccupazione attraverso la detassazione, da riservare per i primi tre anni agli under 30 che si mettono in proprio.
I cambiamenti in positivo da riservare ai giovani, si sa, possono poi finire per coincidere anche con le modifiche di procedure attualmente in vigore. A tal proposito il programma elettorale di Fratelli d’Italia avanza la proposta di riforma del sistema di accesso alle facoltà a numero programmato, per esempio quella di Medicina, e la riforma della legge sulla formazione specialistica medica, “attraverso un sistema che preveda la selezione a partire dal secondo anno di corso”.
Si propone, infine, la valutazione dell’impatto generazionale delle leggi e degli interventi pubblici.
L’attenzione della Lega si concentra sul delicato momento in cui un giovane termina il proprio percorso di studi e si accinge a lavorare. Così si propone, in prima battuta, la revisione dei piani formativi e di studio scolastici ed universitari, per far sì che venga riservata ai giovani, da subito, anche una maggiore e più adeguata preparazione pratica, una più funzionale formazione.
Ma anche la creazione, all’interno degli atenei, di un ufficio (comunque aperto a tutti) che si occupi di fornire informazioni circa la creazione di un’azienda e divenga un punto di incontro tra idee, investitori e partner. Per le imprese con meno di 3 anni “di vita” sono, inoltre, previsti sgravi fiscali nell’assunzione di personale.
Si esplicita, inoltre, che anche la Lega punterebbe ad un diverso accesso ai corsi di Laurea in Medicina, e per questo guarderebbe al modello francese: la volontà sarebbe quella di escludere il test di sbarramento iniziale.
La prima misura pensata dal partito fondato da Silvio Berlusconi per i giovani riguarda il salario e lo stipendio minimo: promesso uno pari a 1000 euro per chi svolge un apprendistato, un praticantato o gode di un impiego a tempo determinato.
Il programma presenta, poi, altre proposte già citate, quali mutui agevolati o il sostegno all’imprenditoria giovanile.
Anche il programma del Movimento 5 Stelle, guidato da Giuseppe Conte, cita incentivi con cui supportare i giovani imprenditori. Ma tra le parole-chiave della sezione “Dalla parte ai giovani” vi è soprattutto “pensione”.
In caso di vittoria alle elezioni, il partito promette la “pensione garanzia giovani”, pensata per quei giovani con impieghi intermittenti e che fanno fatica, dunque, ad immaginare tale diritto.
Si crede, inoltre, nell’esigenza del riscatto gratuito della laurea. Considerati opportuni, dunque, promessi ai cittadini anche:
Comune ad altri partiti di diverso orientamento anche il nodo della prima abitazione, per gli under 36: il Movimento 5 Stelle pensa, in particolare, alla stabilizzazione degli sgravi per questo genere di acquisto.
Le prime parole della parte terza del programma del Partito Democratico sono “Un Paese a misura di donne e giovani”. Per i secondi, indicati al pari delle donne come “i protagonisti del rilancio del Paese”, si prevede una dotazione di 10.000 euro, erogata al compimento dei 18 anni sulla scorta dell’ISEE familiare: tale somma andrebbe riservata a spese importanti, quali quelle legate all’acquisto di un’abitazione o all’istruzione.
E, ancora, tra le proposte più interessanti:
In questo caso il sommario non riporta la parola “giovani” o simili termini.
Ma, per quanto concerne l’acquisto di una casa, la nuova formazione politica di Luigi Di Maio e Bruno Tabacci punta comunque ad un fondo dello Stato che consenta a questa fascia di coprire la somma per l’anticipo con un prestito da restituire a tasso zero.
“Il Mutuo ZAC: Zero Anticipo Casa, che prevede anche la garanzia del 100% da parte dello Stato”: è quanto riportato nel programma.
Non trova spazio nel programma di Più Europa, con a capo Emma Bonino, una sezione appositamente riservata, fin dal titolo, alle proposte per gli adulti del domani.
Il partito politico in questione ambisce, però, a mettere in campo una novità legata alla formazione, e che, di conseguenza, riguarda proprio i giovanissimi: si propone di rendere l’istruzione obbligatoria fino ai 18 anni.
Più Europa si mostra, poi, sensibile alle difficoltà spesso riscontrate da chi ha dovuto allontanarsi da casa per studiare. Si parla, di fatto, di “sostegno alla residenzialità per gli studenti fuori sede” e ci si impegna, in caso di vittoria, a garantire concretamente a questi il diritto di voto. Lo stesso vale per chi lavora lontano dalla propria Terra natìa.
Infine, per incentivare l’ingresso nel mondo del lavoro, si mira a riservare a neoassunti fino a 35 anni forme strutturali di decontribuzione.
E l’Alleanza Verdi e Sinistra? Questa si mostra particolarmente interessata alle tematiche ambientali. Mira, in tal senso, anche ad un incremento del trasporto pubblico. Per promuovere nuovi modelli di sostenibilità fra le nuove generazioni, si propone di rendere gratuiti i mezzi pubblici locali e i treni regionali per tutti gli under 30.
Inoltre, tra il resto, nel programma si parla di:
Anche questo programma congiunto, infine, menziona l’obbligo scolastico fino alla maggiore età.
Non è presente nemmeno all’interno del programma di Unione Popolare, guidato da Luigi de Magistris, una vera e propria parte dedicata ai giovani. Questi, tuttavia, sono citati quando si tratta di sostegni alle imprese.
Più in generale, si promette un aumento di 500 milioni annui da riservare al diritto allo studio, più nello specifico, per esempio, all’abbassamento delle tasse universitarie per i redditi bassi e al sostegno per gli affitti dei fuori sede.
Destinata ad attirare l’attenzione anche la proposta, in realtà per giovani e non, di una riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Un punto, quest’ultimo, che in realtà “lega” il programma di questo movimento politico a quelli dell’Alleanza Verdi e Sinistra e del Movimento 5 Stelle.
Unione Popolare punta a migliorare la qualità della vita riservando più tempo alla sfera privata ma sottolinea anche l’importanza della cultura, in realtà per ogni età.
Per i giovanissimi si propone una scuola dell’obbligo arricchita dall’istituzione “di laboratori di musica, teatro, cinema affidati a professionalità dei settori artistici“.
Cosa dire, infine, del movimento fondato da Gianluigi Paragone? A pagina 15 del programma elettorale presentato si colloca un paragrafo dal titolo “Futuro dei giovani, piena occupazione e salari“.
“I giovani che si affacciano sul mondo del lavoro – indica il programma – devono contare su un futuro di opportunità e di realizzazione umana e professionale senza essere costretti a scappare all’estero”. Anche l’ultimo programma analizzato usa la formula “supporto all’imprenditoria giovanile“.
Per chi conta qualche anno in meno, si prevedono corsi a scuola tramite cui contrastare e prevenire violenza e bullismo.
Infine, scorrendo fino alla penultima pagina, si indica la necessità di difendere i giovani “dall’uso tossico dei Social Network“.
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