Considerato il veliero più bello del mondo nonché la nave più longeva della Marina Militare, la nave scuola “Amerigo Vespucci” approda lungo le coste siciliane, in particolare facendo tappa a Trapani.
La visita è iniziata i primi di luglio a Palermo con inizio della campagna d’istruzione, continuerà sulle coste di Trapani, chiudendo simbolicamente il percorso internazionale Mediterraneo-Atlantico che ha visto il veliero toccare i porti di Tunisi, Algeri, Lisbona, Casablanca e Cadice. Il giro continuerà verso Pantelleria, con direzione La Valletta (arrivo previsto il 26 agosto).
La nave è rientrata da poco nel Mediterraneo e sarà a Trapani il prossimo 23 agosto, ripartendo il giorno successivo.
Gli allievi della 1° classe dell’Accademia Navale apriranno le porte alle visite dei turisti, che risultano gratuite e non necessitano di prenotazione. Basterà recarsi sul posto negli orari disponibili (dalle 15.00 alle 22.00) e mettersi in fila sulla banchina del porto di Trapani.
Una nota della marina militare riporta che “l’unità è rientrata da pochi giorni nel Mediterraneo, accompagnata da un vento teso di ponente che le ha permesso di navigare a vela per tre giorni consecutivi fino a Sud della Sardegna, sfruttando poi il maestrale che l’ha accompagnata verso le Egadi”.
Il veliero
Sul veliero sono presenti 143 cadetti che studiano per prendere dimestichezza con le attività marinaresche e interiorizzare i valori propri di un equipaggio, inoltre 13 sono militari di nazioni hanno programmi di collaborazione attivi con la Forza Armata.
Il veliero risale alla fine degli anni ’20, su progettazione di Francesco Rotundi, ingegnere e allora tenente colonnello del genio navale. Impostato nel cantiere di Castellammare di Stabia 30 maggio del 1930, varato il 22 febbraio 1931 e consegnato alla marina militare il 2 luglio dello stesso anno.
La particolarità di questa nave è essere una nave a vela con motore una nave a vela con motore; dal punto di vista dell’attrezzatura velica è “armata a Nave”, quindi con tre alberi verticali (da prora verso poppa: trinchetto, maestra e mezzana) più il bompresso obliquo a prora, a tutti gli effetti un quarto albero. 24 vele, 14 quadre infierite sui pennoni e 10 di taglio che il Vespucci impiega per navigare.