Maturità 2022: si può tornare a parlare di tracce. In attesa di scoprire quelle della nuova prima prova, LiveUnict ripercorre le proposte degli anni passati.
Maturità 2022: oramai pochi giorni separano gli studenti da una delle prove più importanti della propria vita.
Sono stati resi pubblici i nomi dei Presidenti di Commissione e il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha scelto le sette tracce per lo scritto d’italiano, che torna dopo l’assenza prolungata e dovuta all’emergenza sanitaria.Tutti possono provare ad immaginarle, ma nessuno può sapere con certezza quali saranno.
In attesa del via, atteso per il prossimo 22 giugno, ripercorriamo a ritroso le prime prove degli ultimi anni.
La prima prova scritta qui presa in considerazione risale all’ormai lontano 2010. Al centro dell’analisi del testo della prova dell’epoca (uguale per indirizzi di ordinamento e sperimentali) vi fu la prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, dunque Primo Levi.
Oggi come allora ai maturandi viene riservata la possibilità di scegliere tra tipologie diverse. Per quanto concerne la redazione di un “saggio breve” o di un “articolo di giornale”, si propose di partire da una delle seguenti tracce:
Furono proposti, infine, un tema di argomento storico sulle vittime delle foibe ed il Giorno del ricordo ed uno di ordine generale “sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea”.
L’anno seguente, nell’ambito degli Esami di Stato 2011, l’autore protagonista dell’analisi di testo fu Giuseppe Ungaretti: proposto, in quel caso, il componimento Lucca (dalla raccolta L’Allegria).
Per la redazione di un “saggio breve” o di un “articolo di giornale”, furono scelte le seguenti tematiche:
Occupavano l’ultima pagina del plico distribuito ai maturandi un tema storico, con al centro la definizione di “Secolo breve” fornita dallo storico Eric J. Hobsbawm, ed uno di ordine generale con una previsione di Andy Warhol (circa la fama) come spunto.
La Maturità 2022 è alle porte. Ma cosa accadde dieci anni fa? L’autore più chiacchierato di quel periodo, perché scelto per la prima traccia dello scritto di italiano, fu Eugenio Montale. Proposto però, in quel caso, un testo in prova dal titolo Ammazzare il tempo.
Alcuni accantonarono tale proposta per concentrarsi sulla redazione del saggio o dell’articolo di giornale. Ma quali furono gli argomenti?
Come tema di ordine storico venne selezionato lo sterminio degli ebrei nel corso del secondo conflitto mondiale, mentre per quello di ordine generale punti di luce e buio delle nuove generazioni.
Nel 2013 fu la volta di Claudio Magris: scelta per l’analisi del testo, ed accolta con generale sorpresa, la Prefazione di L’infinito viaggiare. Seguiva la tipologia B, ovvero la redazione di un “saggio breve” o di un “articolo di giornale”, con le seguenti proposte:
I giovanissimi poterono, allora, scegliere anche tra il tema di argomento storico, con al centro le vicende politiche di Paesi considerati allora in fase di sviluppo economico, e quello di ordine generale, con spunto un’affermazione di Fritjof Capra su pratiche distruttive, cooperazione, evoluzione.
Ben otto anni fa, dopo l’inatteso Magris, gli studenti si confrontarono con un testo di poesia: si trattò di Ride la gazza, nera sugli aranci, di Salvatore Quasimodo. Non mancò, anche in quel caso, la tipologia B:
Sull’immagine dell’Europa a distanza di un secolo ruotò, allora, il tema di argomento storico mentre quello di ordine generale prendeva piede dalla posizione di Renzo Piano in merito alle periferie cittadine.
Lo scrittore, più in generale l’intellettuale Italo Calvino venne scelto dalla commissione per l’analisi del testo degli Esami del 2015: l’opera scelta fu Il sentiero dei nidi di ragno. Gli studenti venivano invitati, in alternativa, a redigere un saggio o un articolo su:
o
2. “Le sfide del XXI secolo e le competenze del cittadino nella vita economica e sociale“;
o
3. “Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà“
o
4. “Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica“.
Presenti anche un tema di argomento storico sulla Resistenza ed uno di origine generale con spunto le parole del Premio Nobel per la pace 2014, Malala Yousafzai.
Un nuovo testo in prosa caratterizzò l’analisi del testo per la Maturità 2022: si trattava del saggio Su alcune funzioni della letteratura di Umberto Eco.
Il “Rapporto padre-figlio nelle arti e nella letteratura del Novecento” fu, invece, al centro della traccia di ambito artistico-letterario. Tra i documenti, versi tratti da Il canzoniere di Umberto Saba e un estratto di Lettera al padre di Franz Kafka.
Ecco le altre alternative legate dalla redazione del saggio o dell’articolo di giornale:
Il tema di argomento storico ruotò intorno al settantesimo anniversario della Repubblica Italiana mentre quello di ordine generale sul concetto di confine.
Nel 2017, tra le prime parole lette dai maturandi il giorno della prova di italiano, figurò “Caproni“: il cognome dell’autore scelto per l’analisi del testo.
Anche quell’anno, però, molti degli interessati accantonarono quest’idea per dedicarsi alla tipologia B, per cui si scelse:
Tra le proposte, infine, il tema di argomento storico, sul “miracolo economico” italiano, e quello di ordine generale, principalmente sul concetto di “progresso”.
Anno nuovo, prima prova nuova. Nel 2018 l’autore scelto per l’analisi fu Giorgio Bassani, con Il giardino dei Finzi-Contini. La prova scritta contò, inoltre, le seguenti tracce per la tipologia B:
Il tema storico puntò sulla cooperazione internazionale, partendo da un brano tratto da un discorso di Aldo Moro e da un brano dedicato ad Alcide De Gasperi.
Chiudeva il documento l’ultima traccia, il tema di ordine generale sul principio dell’uguaglianza formale e sostanziale nella Costituzione.
In attesa di scoprire cosa riserverà lo scritto della Maturità 2022, vale la pena ricordare cosa è stato pensato per quella di tre anni fa, l’ultima prima dello scoppio della pandemia e le relative modifiche degli Esami di Stato.
Per l’analisi venne riproposto, otto anni dopo il 2011, Giuseppe Ungaretti, questa volta con Risvegli. Tale traccia venne accompagnata da quella con al centro Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia e dalle seguenti altre:
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