L'INPS ha stabilito in un messaggio alcuni chiarimenti riguardanti il riscatto laurea gratuito: ecco i dettagli.

Di recente, l’INPS ha stabilito in un messaggio alcuni chiarimenti riguardanti il riscatto della laurea in modo gratuito. Come noto, infatti, con il riscatto si possono aumentare i contributi previdenziali accantonati con i periodi lavorativi per anticipare, di un tempo corrispondente, il momento della pensione e anche aumentare l’assegno di pensione. Ecco le novità.
Con il messaggio in oggetto, l’INPS chiarisce innanzitutto che, anche nel caso di periodi di studi universitari di durata inferiore a quella legale, per effetto ad esempio di riconoscimento da parte dell’ateneo di attività lavorative o professionali, è comunque possibile arrivare a riscattare un periodo pari alla durata legale del corso di studi.
Inoltre, l’INPS specifica che le università possono riconoscere come crediti formativi universitari, secondo criteri predeterminati, le conoscenze e le abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post secondario.
In questo modo, il periodo di formazione valutato come credito formativo, anche se extra-universitario, concorrerebbe a integrare il percorso accademico per il conseguimento del titolo di studio tipico previsto dalla normativa e, in quanto idoneo al completamento del corso di laurea prescelto e parte integrante dello stesso, sarebbe dunque meritevole di essere ammesso a riscatto in presenza degli altri requisiti previsti dalla normativa.
L’accesso alla facoltà di riscatto dei corsi universitari di studi con le modalità c.d. agevolate, di cui all’articolo 2, comma 5-quater, D.Lgs. 184/1997, è misura a regime attivabile, al perfezionamento delle condizioni prescritte, anche negli anni successivi al triennio 2019-2021: lo scopo sarebbe quello di facilitare il raggiungimento di una pensione di garanzia per i giovani che entreranno nel mondo del lavoro.
Oggi, infatti, il riscatto degli anni di laurea ha un onere contributivo che pesa totalmente sul contribuente, ovvero il cittadino può riscattare gli anni della sua laurea ma pagando di fatto ciò che di contributi non ha pagato in quegli anni.
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