Nuove regole per l'utilizzo delle mascherine e del green pass: ecco tutte le informazioni a riguardo.
Dal prossimo weekend sembrerebbe un libero tutti, secondo quanto stabilito da un nuovo decreto firmato da Mario Draghi oppure da un’ ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Infatti, dal 30 aprile, decadrà il decreto covid del 24 marzo, sostenendo ci siano dunque delle modifiche da parte dell’esecutivo riguardo a quel che concerne l’utilizzo di mascherine e del green pass. L’orientamento generale è quello di lasciare l’obbligo di mascherine su naso e bocca solo dove più alto è il rischio di contagio. Con obbligo d’utilizzo anche per: stadi, sui mezzi di trasporto, scuole, in alcuni luoghi di lavoro, in ospedali e Rsa.
Si pensano diverse cose a riguardo, con diversi punti di vista. Infatti l’idea principale gira a torno ai centri commerciali e negozi, ristoranti e bar e in fine supermercati. Infatti si penserebbe di evitare ai “clienti“, l’obbligo di mascherina, mantenendo però quest’ultimo per esercenti, camerieri o commessi che siano. Raccomandata invece, ma lo stesso non obbligatoria per concerti o comunque in luoghi con maggiore rischio di contatto e quindi di possibile contatto.
L’utilizzo della mascherina Ffp2 dovrebbe dunque restare obbligatoria, solo su: mezzi di trasporto, quindi bus, metro, treni o traghetti. Con la possibilità di utilizzo di quella di tipo chirurgico per cinema e teatri. Per quel che riguarda invece le scuole, l’obbligo per i bambini sopra di 6 anni di età resterebbe invariato, fino al termine delle lezioni, segnato oramai ad un mese o presso più. Regole che vedranno un revisione generale.
Infatti sulla questione mascherine, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ci dice: “Sulle mascherine a scuola sono sempre stato un po’ più flessibile. Vedo più preoccupanti le situazioni con soggetti adulti piuttosto che con bambini”. Affermando che secondo il suo pensiero a giungo saremo già tutti senza mascherina.
Stesso discorso vale per i luoghi di lavoro, in cui potrebbe esserci distinzione d’obbligo da azienda pubblica a privata, ma al tempo stesso l’obbligo resterà invariato per ospedali e Rsa. L’unica vera e propria novità riguarderebbe dunque i clienti, ma per il resto è ancora tutto in via di definizione con tanto di condizionale a riguardo.
L’argomento green pass, dapprima fondamentale e con molte restrizioni, sembra avere adesso un attimo di respiro. Soprattutto per quanto riguarda le strutture ricettive e gli operatori turistici, che si ritengono fortunati dall’arrivo di una nuova estate che avvicinerà i turistici all’Italia, anziché allontanarli per via delle troppe restrizioni.
Infatti non ci sarà più l’obbligo di Green Pass in: hotel, B&B, musei. Infatti per chi viaggia da e per l′Italia non sarà più obbligatorio esibire il green pass. Già per bar e ristoranti l’obbligo, per i posti all’aperto è stato rimosso il 1° di aprile, ma dal 1° di maggio, ci sarà un vero e proprio “seduti tutti“. Anche i non vaccinati potranno tornare al lavoro e alla vita sociale senza doversi sottoporre a un test ogni 48 ore. Il discorso risulta essere questo, non sparisce, ma non sarà più così tanto richiesto.
Dal prossimo weekend dunque, non servirà più il certificato rafforzato che sia vaccinazione o guarigione per frequentare: palestre e piscine al chiuso, partecipare a feste e cerimonie, convegni e congressi, entrare in discoteche e sale da gioco, andare al cinema e a teatro. L’unica eccezione, in cui il Green Pass dunque servirà ancora sono le visite in ospedale e Rsa, dove sarà necessario esibire il Super Green Pass non solo per tutta l’estate, ma fino al 31 dicembre 2022.
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