Pensione anticipata: è possibile sfruttare la laurea, ma come? In cosa consiste il riscatto? Di seguito tutte le informazioni utili agli interessati.
Pensione anticipata grazie alla laurea ottenuta: come fare? Il riscatto consiste nel versamento all’INPS di un importo destinato ai contributi previdenziali per gli anni di studio universitario, come se fossero stati invece impiegati al lavoro. Facendo in questo modo, può essere aumentato l’importo dell’assegno pensionistico e viene anche anticipata la data della pensione, in misura pari al numero di anni riscattati. Di seguito tutte le informazioni a riguardo.
Ottenere la pensione anticipata è il desiderio di molti. Serve conoscere, tuttavia, la serie di titoli di studio riscattabili:
Valgono anche i titoli di studio rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale a decorrere dall’anno accademico 2005/2006, quali:
Per quanto riguarda i titoli di studio conseguiti all’estero, invece, questi sono riscattabili solo se rilasciati da paesi che hanno accordi di reciprocità con l’Italia o espressamente riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione, Università e ricerca.
Se si vuole sfruttare la laurea per ottenere la pensione anticipata, è utile sapere che il periodo utile parte dal 1 novembre dell’anno di iscrizione e vale al massimo per la durata legale del corso. Gli anni “fuori corso”, dunque, non sono riscattabili.
Se non si è interessati al riscatto totale, inoltre, è possibile richiederlo di periodi parziali del corso di laurea e, se durante il corso di studio ci sono periodi già coperti da contributi obbligatori, questi non possono essere oggetto di riscatto.
Come presentare la domanda e ottenere la pensione anticipata? Bisogna procedere in forma telematica sul sito dell’INPS, utilizzando il proprio codice identificativo PIN INPS (solo fino al 30 settembre) oppure le credenziali SPID, CIE o CNS. Gli iscritti alle Casse previdenziali private, come i professionisti iscritti agli Ordini, devono fare riferimento ai Regolamenti di ciascuna.
Per quanto riguarda il costo, il sistema di calcolo dipende sia dalle gestioni previdenziali interessate che dallo stipendio nell’ultimo anno di lavoro: per la laurea conseguita prima del 1996 si applica il metodo della riserva matematica, in cui incidono l’età e i contributi versati. Per la laurea conseguita dopo il 1996, invece, il metodo è contributivo e si utilizza l’aliquota previdenziale della gestione previdenziale di iscrizione, moltiplicata per la retribuzione goduta nei 12 mesi precedenti la richiesta di riscatto. Il versamento dell’importo può anche essere fatto a rate.
Infine, se si vogliono riscattare 4 anni di laurea, dopo il 31/12/1995 e con domanda presentata al Fondo pensioni lavoratori dipendenti il 30 marzo 2011, con una una retribuzione lorda nell’ultimo anno di circa 32.170,00 euro, l’importo da pagare per riscattare n.4 anni è pari a 42.464,4 euro. Per eventuali dubbi, sul sito dell’INPS è presente un simulatore che può aiutare nel conteggio in ogni singola situazione.
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