Il Governo Regionale ha dato il via libera alla concessione dei locali dell'ex ospedale S. Bambino all'ERSU: il polo ospedaliero, ormai dismesso, potrebbe presto aggiungersi alle residenze universitarie già presenti nel territorio etneo.
Ottime notizie dal Governo Regionale per tutti gli studenti dell’Università degli Studi di Catania ma fuorisede. I locali dell’ex presidio ospedaliero S. Bambino, situato in Via Tindaro e dunque a pochi passi dalla sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche, potrebbero presto esser adibiti a residenza universitaria.
L’Ente regionale per il diritto allo studio ha, di fatto, ottenuto la concessione in comodato d’uso gratuito della struttura. Un primo passo verso la riconversione compiuto dopo il via libera del Governo Musumeci, su proposta dell’Assessore alla Salute Ruggero Razza.
Si esplicita che lo scorso marzo l’ERSU aveva richiesto formalmente di poter utilizzare una struttura ospedaliera dismessa per ampliare l’offerta di posti letto agli studenti fuori sede. Una richiesta, questa, ora considerata valida. L’Ente, di fatto, è considerato soggetto eleggibile a proporre interventi di residenzialità universitaria utilizzando i fondi del Pnrr: tali risorse serviranno a cofinanziare il 75% dei costi previsti.
Una volta ottenuta la piena disponibilità dell’immobile da parte del Governo Musumeci, resta da ristrutturare. Con la riconversione della struttura potranno essere soddisfatte più richieste annuali di posto letto, quando allo stato attuale se ne accettano 600 su circa 3.000 arrivate all’ERSU.
Soddisfazione da parte dell’assessore alla salute Ruggero Razza, che sottolinea come “ottenuto il via libera dalla giunta regionale, attiveremo tutte le procedure affinché in tempi brevi si possa giungere alla firma della convenzione e consentire all’Ente per il diritto allo studio di accedere alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la riconversione della struttura”.
Sull’argomento è intervenuto anche il Governatore siciliano, Nello Musumeci, che ha ricordato come “dopo avere concesso un’ala dell’ex Vittorio Emanuele all’Accademia di Belle Arti per farvi i laboratori tecnici abbiamo posto le basi per il riutilizzo di un altro plesso sanitario dismesso all’interno dello stesso quartiere”.
“Va avanti così”, ha concluso il Presidente della Regione, “l’azione del governo regionale per riqualificare una vasta area del centro storico di Catania in veste di polo culturale e formativo e rendere la città sempre più attrattiva e accogliente verso i giovani che intendono intraprendere gli studi accademici”.
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