Bassa marea “anomala” in Sicilia. Sono impressionanti le immagini che arrivano dalla zona di Sciacca, nel versante meridionale dell’Isola.
“Fenomeno mai visto”
Il WWF Sicilia segnala che l’anomalia è stata scoperta da una volontaria “che dalla spiaggia di San Giorgio a Sciacca ha telefonato al presidente WWF Giuseppe Mazzotta, il quale all’indomani si è recato sul posto per un sopralluogo con il dottor Domenico Macaluso, direttore scientifico settore mare WWF, il dottor Giuseppe Scorsone, geologo e socio WWF, e Fabio Mazzotta, responsabile WWF di Sciacca. Giunti sul posto, accompagnati da Raffaella Osso, intervistati diversi residenti, è stato confermato trattarsi di un fenomeno mai visto a loro memoria, che andava oltre i 60 anni“.
Inoltre, il WWF segnala che “a poche centinaia di metri dalla battigia, verso ovest, si vedeva affiorare l’isolotto di San Giorgio, la cui esistenza è documentata da una mappa del ‘700, e mai visto in questo e nel secolo scorso”.
Bassa marea anche in Puglia
Il fenomeno si è verificato anche in Puglia dove, nella zona di Porto Cesareo, il mare si è ritirato di 60/70 metri. Secondo gli esperti di 3B Meteo, “primis c’è una componente astronomica, dettata dalla posizione di Terra, Sole e Luna che appunto danno origine alla marea astronomica. Guardando l’andamento della marea astronomica e quindi della variazione dell’alta del livello del mare si evince che proprio in queste giorni si stanno registrando le variazioni maggiori, sia positive (alta Marea) che negative (bassa Marea), con oscillazioni anche di 20-25 cm attorno al livello medio del mare”.
A questo, secondo gli esperti, si aggiungerebbe “una componente meteorologica dettata dalla presenza nei giorni scorsi di sostenuti venti di Tramontana che, spirando da diversi giorni sui litorali ionici, tendono a ‘spingere’ il mare verso il largo. Altro fattore è la presenza di un fondale basso che tende a rendere ancora più evidenti gli effetti di vento e bassa marea astronomica. Un evento tuttavia non insolito per la zona, tant’è che i pescatori locali chiamano questi eventi come le ‘le secche di Marzo’.