La Regione si mobilita per gestire al meglio l'arrivo di ucraini in fuga dalla guerra: definite le prime azioni da mettere in campo.
Nello Musumeci, che ricopre ora anche il ruolo di Commissario delegato dello Stato per l’emergenza dell’Ucraina, ha avviato il coordinamento territoriale della Regione Siciliana per la gestione dell’accoglienza dei profughi.
Sono state definite le prime azioni organizzative volte ad una migliore gestione del flusso migratorio dal Paese in guerra: questo l’obiettivo raggiunto nel corso della riunione operativa organizzata a Palazzo Orléans. Presenti i nove prefetti dell’isola, oltre che l’Assessore alla Famiglia Scavone, quello alla Salute Razza e il capo della Protezione civile regionale Cocina.
Come si gestirà, in particolare, l’arrivo degli ucraini?
“Stiamo valutando l’opportunità di coinvolgere anche gli enti intermedi per l’accoglienza – ha dichiarato il Presidente Nello Musumeci – . Definirò questo aspetto con i rappresentanti dell’Urps e dell’Anci, poiché ritengo che in questa fase, oltre che alle prefetture, da un punto di vista delle competenze, serva un riferimento in ogni Provincia.
Nei prossimi giorni lavoreremo per definire le azioni sistematiche e, nel frattempo, seguiamo con attenzione la tendenza dei flussi. Al momento si stratta di numeri sporadici, ma occorre monitorare da vicino per adeguare l’offerta alla domanda, prestando particolare attenzione alle procedure sanitarie da adottare in via prioritaria”.
I vertici non dimenticano che l’emergenza pandemica è ancora in atto.
“Il sistema di sanità pubblica della Regione – ha aggiunto l’Assessore Razza – ha preso in carico, coinvolgendo i commissari straordinari Covid delle tre città metropolitane e i direttori delle Asp, lo screening e la profilassi dei vaccini per i profughi in arrivo.
Fondamentale in questa fase è il sistema di controllo degli arrivi, il censimento della popolazione e la segnalazione all’Asp di eventuali soggetti positivi che richiedono un periodo di quarantena”.
Verranno coinvolti gli enti del Terzo settore ed è prevista, inoltre, una mappatura regionale delle strutture di accoglienza gestite dagli enti locali e dalla Regione (quali le Ipab): in tal modo sarà possibile tracciare un quadro della disponibilità ad ospitare i profughi nell’immediato e nel breve termine.
“Sulla scorta dell’onda emotiva che caratterizza questo momento – ha sottolineato l’Assessore Scavone – abbiamo ricevuto tante disponibilità di accoglienza da parte delle strutture del terzo settore che richiedono un coordinamento, ci stiamo occupando anche della organizzazione dei servizi per questi cittadini, fra cui la presenza di facilitatori linguistici e il supporto psicologico”.
Prevista, per i prossimi giorni, una nuova riunione del coordinamento territoriale. E nell’attesa?
“Siamo pronti sin da ora − ha precisato Nello Musumeci − , anche grazie ai contatti con il Consolato generale dell’Ucraina, a far fronte a qualsiasi esigenza per dare conforto ai profughi che fuggono dalla loro Terra“.
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