Caro bollette: in arrivo entro settimana prossima un decreto energia di circa 5-7 miliardi per tutte famiglie e imprese che hanno riscontrato difficoltà.
Caro bollette: in arrivo un decreto-energia di circa 5-7 miliardi e indirizzato a tutte quelle famiglie ed imprese che hanno sofferto diverse difficoltà in questo periodo particolarissimo. Infatti, il prezzo dell’energia elettrica durante i primi tre mesi dell’anno è raddoppiato (+55%) e poco meno ha fatto il gas (+41,8%), creando problemi non solo a famiglie e alle attività produttive, ma anche e soprattutto agli enti pubblici locali.
A tal proposito diverse sono state le manifestazioni a riguardo, a partire da quella di oggi che prevede per molti comuni italiani la sospensione della corrente elettrica, lasciando al buio piazze e monumenti dalle 20:00, per circa mezz’ora. Un’iniziativa pensata dall’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) che stima per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro.
Un nuovo decreto dovrebbe arrivare a rafforzare anche alcuni bonus sociali, partendo da circa 4 miliardi che arrivano per circa 1,5 miliardi dalla prima mini tassazione degli extraprofitti realizzati dagli impianti a fonti rinnovabili. Ulteriori risorse poi dovrebbero arrivare dalla destinazione dell’intero incasso delle aste di Co2 alla riduzione delle bollette, misura che l’Arera invita a rendere “strutturale”. Inoltre, si richiede da parte dell’autorità per l’energia al governo di rivedere quel che sono gli oneri di sistema eliminando dalla bolletta quelli che in realtà non hanno a che fare con il sistema energetico. In effettivo però la dimensione dei fondi si saprà quando ci saranno le risorse disponibili.
Tra i diversi partiti resta un po’ di pressione. Infatti, mentre Giuseppe Conte sono necessarie soluzioni “strutturali”, la Lega esulta per l’annuncio di Draghi. Da parte sua, Enrico Letta insiste che bisogna fare presto per non azzoppare la ripresa, ed elenca tra le proposte del Pd anche quella di aumentare la produzione di gas nazionale.
Per le misure di medio periodo è prevista anche la revisione degli stoccaggi e, tra gli interventi immediati, aiuti anche per il trimestre in corso per le imprese energivore. Il presidente Confindustria Carlo Bonomi, durante un’intervista al Tg1 ha dichiarato: “Quest’anno l’industria pagherà una bolletta di 37 miliardi. Abbiamo bisogno di interventi strutturali, c’è la necessità che si aumenti la disponibilità di energia per l’impresa italiana, sia attraverso l’aumento del gas italiano sia l’aumento delle energie rinnovabili“, sostenendo che il caro energia è una sorta di mina, da innescare per un’effettiva ripresa.
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