Il rientro in aula è vicino ma non si ha ancora alcuna certezza in merito alle regole da osservare a scuola, con l’obiettivo di contenere il più possibile la diffusione del Coronavirus. Alcune risposte dovrebbero giungere nelle prossime ore.
Appare ormai certo che i giovani italiani torneranno tra i banchi tra il 7 e il 10 gennaio: è stata accantonata l’ipotesi di netti slittamenti, nonostante negli scorsi giorni alcuni Governatori avessero chiesto di posticipare di più giorni il ritorno a scuola. In Sicilia, in particolare, la riapertura è stata fissata per lunedì 10 gennaio.
Nelle scorse ore il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha incontrato il Presidente Draghi e, successivamente, i sindacati. La priorità ribadita è quella di mantenere la scuola in presenza, dunque evitare il ricorso alla Didattica a Distanza. Al tempo stesso, però, si punterebbe a rivedere i criteri in base ai quali, in caso di contagio, scatterebbe la quarantena e la DaD per gli alunni di una classe.
Misure diverse a seconda delle fasce d’età
Non si escludono maggiori restrizioni per quelle fasce d’età con una copertura vaccinale più bassa.
In particolare, le Regioni proporrebbero l’introduzione della DaD con:
- già due positivi in classe alle elementari e medie;
- almeno tre positivi per le superiori.
Inoltre, secondo quanto riportato da Open, i Governatori chiederebbero lo stop al tampone il primo giorno, ma un più diffuso ricorso ai test da casa: tuttavia, le Regioni desiderano che su queste misure esprima un parere anche il Comitato tecnico scientifico.