La Sicilia, nell'ambito della raccolta differenziata e della minor produzione di rifiuti indifferenziati, continua a mandare segnali positivi; ecco perché sono stati premiati i Comuni "Ricicloni": una menzione speciale è andata anche a due impianti del Catanese.
Giunto e presentato in queste ore, presso i Cantieri culturali alla Zisa di Palermo, il Dossier dei Comuni “Ricicloni” siciliani ha evidenziato un notevole cambio di direzione nella gestione dei rifiuti da parte dei comuni dell’Isola. Per questo motivo, sono state premiate le migliori performance nella raccolta differenziata raggiunte dai Comuni, così come la minor produzione di spazzatura indifferenziata, con premi quali “Comuni ricicloni” e “Comuni rifiuti free”.
Secondo il dossier, commentato da Tommaso Castronovo, responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia “sono 170 i comuni ricicloni in Sicilia che nel 2020 hanno raggiunto e superato il 65 per cento di raccolta differenziata e 33 i Comuni rifiuti free. È un risultato importante perché riguarda il 43 per cento dei comuni siciliani (circa un milione e mezzo di cittadini)”.
Tuttavia, prosegue Castronovo, “c’è ancora molto da fare, soprattutto nelle tre città metropolitane, anche se occorre sottolineare che il Comune di Messina, che ha esteso il porta a porta in tutta la città, ha raggiunto risultati significati quest’anno. Su Palermo c’è tanto da fare, si inseguono ancora le vasche per ampliare la discarica di Bellolampo, mentre è fermo il porta a porta”.
“Da Messina arrivano segnali importanti, aspettiamo che le amministrazioni comunali di Palermo e Catania facciano la stessa cosa. Ma non basterà solo la differenziata, occorre fare gli impianti. Basta con le discariche sia pubbliche che private. […] Ci sono le risorse del Pnrr con progetti che vanno definiti entro il 14 di febbraio”, prosegue, esortando “i territori della Sicilia non manchino questa occasione”.
Nonostante la città di Catania non si trovi tra i premiati di quest’anno, due impianti della provincia etnea fanno parte delle menzioni speciali: si tratta della “Kalat Impianti”, la quale ha implementato un sistema industriale di gestione, in modo pubblico, del ciclo rifiuti dei comuni del Calatino, grazie alla creazione di una piattaforma di selezione e riciclo e, infine, dell’Ecostazione di Caltagirone, la quale ha realizzato il “centro di riuso”, il cui scopo è la riduzione della produzione dei rifiuti, con l’intercettazione a monte di beni riutilizzabili prima che diventino rifiuti.
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