Droga tra Italia e Albania. Coinvolti due gruppi: a capo di quello italiano, un 45enne originario della provincia di Catania.
Sgominata dalla Guardia di Finanza di Napoli e Salerno una banda di narcotrafficanti composta da ben due gruppi: uno italiano ed uno albanese. Sono state eseguite undici misure cautelari.
A capo del gruppo italiano vi era un 45enne originario della provincia di Catania, Alberto Eros Amato.
Quest’ultimo era il titolare occulto di una società svizzera di trasporto merci che, sotto incarico degli albanesi, si occupava dell’importazione della droga in Italia. La droga, secondo le prime ricostruzioni, veniva trasportata attraverso voli privati.
Il catanese, grazie all’aiuto dei complici, aveva tentato invano di far giungere sul territorio nazionale due rilevanti carichi di stupefacenti: uno da 600 kg di cocaina proveniente dal Sud America e l’altro, di hashish, da Casablanca. Ciò avveniva grazie a contatti con un trafficante di droga a cui gli indagati, nelle intercettazioni, si riferivano con l’appellativo “il colonnello”.
Si puntava a trasportare la cocaina in una ventina di valigie, con un volo transcontinentale di undici ore. Per tale lavoro, Amato aveva già ricevuto dagli albanesi un anticipo di 520 mila euro ma l’arresto ha messo a repentaglio il progetto.
Secondo le indagini, i due gruppi ora scoperti comunicavano attraverso telefoni criptati: a curare quest’aspetto era Andrea Garofalo, altro destinatario di un provvedimento cautelare.
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