Firmati due decreti: il ministero Transizione ecologica assegna a Trenitalia 200 milioni di euro per il rinnovo del parco rotabile: le novità in Sicilia.
Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, ha firmato due decreti che attuano il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), realizzando la trasformazione verde dell’industria dei treni e degli autobus.
L’obiettivo di questi decreti è innovare i treni del trasporto regionale e gli intercity impiegati nel servizio passeggeri da e per il Sud Italia per rafforzare così lo sviluppo della filiera per la produzione di autobus non inquinanti in Italia.
Il Ministero della Transizione ecologica assegna alla società Trenitalia SpA 200 milioni di euro per l’acquisto di nuovi treni, o elettrici o a idrogeno, per sostituire i mezzi obsoleti e inquinanti, migliorare la qualità del servizio erogato e inoltre ridurre l’impatto ambientale e l’inquinamento acustico.
Questi 200 milioni vengono così ripartiti:
“Il miglioramento dei servizi ferroviari nelle regioni del Sud– dichiara il ministro Giovannini- è un tassello fondamentale dell’impegno del Ministero per il rilancio del Mezzogiorno, per incentivare le persone a fare un uso minore dell’auto privata e utilizzare il treno negli spostamenti di media e lunga percorrenza, contribuendo alla transizione ecologica. I nuovi treni di ultima generazione, a emissioni zero, impiegati nelle tratte a media e lunga percorrenza miglioreranno la qualità anche dei servizi intercity, che hanno un costo del biglietto più contenuto e sono utilizzati per gli spostamenti quotidiani da studenti e lavoratori“.
Per quanto riguarda gli autobus green, invece, si prevede che i 300 milioni di euro per il periodo 2021-2026 attribuiti dal Pnrr a questo obiettivo siano destinati a sostenere la realizzazione di circa 45 progetti di trasformazione industriale per la produzione di autobus non inquinanti.
Di questi 300 milioni di euro, 250 milioni sono destinati ai nuovi progetti e 50 milioni per quelli in essere e una quota pari ad almeno il 40% deve essere destinata al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni meridionali, quali Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Secondo i regolamenti europei, gli investimenti in programma non devono arrecare un danno significativo all’ambiente e devono inoltre essere portati a termine entro il 30 giugno 2026.
“Favorire lo sviluppo della filiera produttiva nazionale di autobus non inquinanti– spiega Giannini- avvia un processo di trasformazione industriale di cui l’Italia ha urgente bisogno, anche perché nei prossimi anni, grazie alla norma che prevede il graduale divieto di circolazione dei van e degli autobus euro 1, 2 e 3 entro il 2023 e al nuovo fondo pluriennale per la mobilità sostenibile inserito nel ddl della Legge di bilancio, intendiamo accelerare il ricambio dei mezzi esistenti per migliorare la qualità dell’aria nelle aree urbane“.
E ancora: “Grazie alle risorse del Pnrr – continua il ministro – possiamo recuperare il tempo perduto per far sì che l’industria del nostro Paese possa agganciare il nuovo paradigma della mobilità sostenibile e sia in grado di soddisfare la crescente domanda di mezzi ecologici per il trasporto pubblico“.
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