Dalla presenza al 100%, con le dovute precauzioni, ai tamponi per gli studenti fragili non vaccinati: le parole della ministra dell'Istruzione Maria Cristina Messa sull'inizio del nuovo anno accademico.
Per gli Atenei di tutta Italia è cominciato un nuovo anno accademico: dopo più di un anno e mezzo d’utilizzo della didattica a distanza, una buona parte degli studenti italiani è ora tornata alle proprie attività in presenza, con le dovute precauzioni, quali la distanza interpersonale e l’utilizzo delle mascherine, atte ad evitare pericolosi assembramenti o situazioni di contagio, anche se l’obiettivo del Governo resta il ritorno al 100% in presenza nelle aule universitarie.
Proprio a proposito di questo, la ministra dell’Università Maria Cristina Messa, intervistata dal Corriere della Sera, è voluta intervenire, spiegando come il ritorno in presenza al 100% sia possibile, “anche se lasciamo libertà agli atenei di regolarsi, ma il decreto parla chiaro: come per la scuola, all’università si può derogare al metro di distanza”.
“Dobbiamo anche considerare il periodo delicato – dichiara la ministra Messa – l’epidemia ha un andamento stagionale e andiamo incontro ad una fase in cui staremo sempre di più negli spazi chiusi. Cerchiamo di aprire sempre di più, ma senza “liberi tutti”. Aspettiamo la massima copertura vaccinale”.
A proposito di vaccini, la Ministra ha ricordato come “i non vaccinati sono pochi, intorno al 10%” e chi non ha il Green Pass sia ormai “una piccola minoranza rispetto a quelli che vogliono tornare in presenza”. A proposito dei vaccini e della certificazione verde, la ministra Messa ha voluto aggiungere che “ai fragili che non possono vaccinarsi darei il tampone gratis, agli altri non so: ma bisogna procedere con gradualità, ed evitare asimmetrie. Vediamo prima come va il rientro dei lavoratori. Non vorrei ci fossero ulteriori polemiche”.
Nonostante questo, il ritorno alle attività in presenza dopo un anno e mezzo è divenuto emozionante anche fuori dai locali universitari. “È stata abolita na norma anacronistica – racconta la Messa – c’è stato un voto all’unanimità martedì per permettere l’iscrizione contemporaneamente a due corsi di laurea. Una bella novità, che comprenderà anche post laurea, scuole di specializzazione e dottorati”.
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