Ben presto agli italiani potrebbe esser riservata la possibilità di iscriversi contemporaneamente a due corsi di laurea. Di fatto, nelle scorse ore, è arrivato l’ok dell’Aula della Camera al testo unificato delle proposte di legge “Disposizioni in materia di iscrizione contemporanea a due corsi di istruzione superiore”.
Con questo testo, ieri approvato all’unanimità, si punta ad eliminare il divieto di doppia e simultanea iscrizione a due differenti corsi di laurea. Un divieto che va fatto risalire ad un regio decreto del 1933.
Con il nuovo provvedimento, di contro, si potrà optare per una “doppia iscrizione”. Si potrà procedere contemporaneamente con quelle:
- a due diversi corsi di laurea, di laurea magistrale o di master;
- ad un corso di laurea o di laurea magistrale e un corso di master, di dottorato di ricerca o di specializzazione, ad eccezione dei corsi di specializzazione medica;
- ad un corso di dottorato di ricerca o di master e un corso di specializzazione medica.
Ad ogni modo, bisognerà continuare a possedere i titoli di studio richiesti dall’ordinamento per l’iscrizione a ciascuno dei corsi.
Nel caso in cui le iscrizioni contemporanee diventassero una certezza, queste verranno consentite sia presso istituzioni italiane che estere.
Le prossime fasi
Nelle scorse ore ben 387 hanno espresso parere favorevole a riguardo. Nessuno si è detto contrario. Cosa succede adesso? Dopo l’approvazione alla Camera, il provvedimento dovrà approdare in Senato.
Il commento della Ministra Messa
“Un grande risultato”: la notizia dell’approvazione alla Camera del testo è stata accompagnata da questo commento di Maria Cristina Messa, ministra dell’Università.
“Iscriversi a più corsi di laurea contemporaneamente sarà presto possibile anche in Italia – ha dichiarato Maria Cristina Messa – : un grande risultato che consente al nostro Paese di fare un salto verso il futuro della formazione universitaria, in linea con il resto del mondo.
Un risultato a portata di mano grazie alla determinazione e al lavoro che stiamo portando avanti con il Parlamento che da tempo ha messo al centro questi temi”.