Il Superbonus 110% è stato confermato e prorogato fino al 2032. È quanto previsto dalla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021 (NADEF) esaminata dal Consiglio dei Ministri di stamattina, che sarà confermata nella Legge di Bilancio 2022.
Conferma del Superbonus 110%
Come si legge nell’introduzione della Nadef: “il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consente di coprire le esigenze per le cosiddette politiche invariate e il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di Garanzia per le PMI e agli incentivi all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi.”
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Le scadenze del Superbonus
Si ricorda che, ad oggi, le date di scadenza legate al Superbonus 110% sono diverse. Ovvero:
il 30 giugno 2022:
- per gli edifici unifamiliari (per lavori effettuati da persone fisiche, Onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale);
- per i soggetti privati che intendono beneficiare della maxi-agevolazione per conseguire interventi edilizi su un edificio di proprietà con massimo 4 unità immobiliari. È prevista una proroga di 6 mesi se il 60% dei lavori è stato completato per il 30 giugno 2022.
31 dicembre 2022:
per i condomini, invece, è previsto un unico termine di scadenza e non vi è possibilità di prolungamenti.
30 giugno 2023:
termine ultimo per gli IACP ed enti analoghi. Sono i beneficiari che avranno più tempo per usufruire del Superbonus. Anche loro, come i soggetti privati, qualora completassero il 60% dei lavori entro la data prevista, avrebbero la possibilità di un prolungamento del termine di altri 6 mesi.
Oltre alla proroga al 2023 del Superbonus, via libera anche al rinnovo della cassa integrazione d’emergenza e alla proroga dei termini delle domande per l’assegno unico fino al 31 ottobre.
“Si sarà inoltre in grado di attuare la riforma degli ammortizzatori sociali – si legge nell’introduzione della Nadef – e un primo stadio della riforma fiscale. L’assegno unico universale per i figli verrà messo a regime”.