Vaccino antinfluenzale e anti covid: è allo studio un mix, ma per il momento si consiglia l'inoculazione a 15 giorni di distanza. Ecco le indicazioni.

Foto generica.
Parte a ottobre la campagna vaccinale contro l’influenza. Alla campagna vaccinale quest’anno prenderanno parte anche le farmacie, come prevede un emendamento al Dl 105 di luglio, già approvato alla Camera e attualmente in Senato.
I farmacisti, stando al provvedimento, che già hanno seguito il corso di formazione dell’Istituto superiore di Sanità per il vaccino anti-Covid, estenderanno quindi la loro attività anche all’immunizzante contro l’influenza. Potranno inoculare il farmaco alle persone dai 18 anni in poi. Il servizio riguarderà anche coloro che hanno diritto al vaccino gratuito: fragili e nella fascia d’età dai 60 anni in poi.
I due vaccini sono incompatibili? A chiarire i dubbi ci pensa Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova.
“La vaccinazione Covid e quella antinfluenzale viaggiano su due binari separati e quindi paradossalmente non ci sarebbe nessun problema a farle insieme. Se pensiamo che si sta lavorando a un vaccino che ha contemporaneamente all’interno il virus dell’influenza e Sars-CoV-2, non c’è nessuna correlazione problematica. Ma ragionevolmente si può pensare di fare le dosi a distanza di un paio di settimane. Quindi, se una persona fa la terza dose Covid a dicembre, il 15 novembre si può vaccinare con l’antinfluenzale. Ricordo che quest’ultima vaccinazione andrebbe fatta dalla metà di ottobre fino alla metà di dicembre”.
“È molto importante che tutte le persone a rischio si vaccinino contro l’influenza. Sono stato sempre un sostenitore dell’immunizzazione antinfluenzale per tutti, da 0 a 100 anni. Anche perché è evidente che si userà meno la mascherina, sicuramente all’aperto, ma immagino anche in alcuni ambienti chiusi, ed è probabile che il virus tornerà a circolare dopo 2 anni di quasi assenza che ci ha portato anche ad essere ‘desensibilizzati’ proprio per la bassa circolazione”, ha sottolineato il medico all’Adnkronos Salute.
“Finché il virus circolava ogni anno – osserva l’esperto – sia chi si immunizzava e sia chi faceva la malattia produceva anticorpi. Ora dopo 2 anni di assenza serve attenzione, perché potrebbe colpire soggetti che hanno una minore capacità di difesa immunitaria”.
Il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’università Statale di Milano, dichiara che sono in corso una serie di valutazioni per una possibile co-somministrazione o addirittura, per Moderna, primi studi di un vaccino combinato.
Il mix dei due vaccini, anti-influenza e anti-Covid, non sarebbe una novità, osserva l’esperto: “Abbiamo già il vaccino esavalente e quadrivalente per i bimbi. È una cosa che si fa normalmente. Ovviamente va studiata e valutata, ma rende tutto più facile anche a livello organizzativo, ‘one shot’ e via”.
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