Emergenza rifiuti in Sicilia: Catania, Siracusa ed Enna sono al collasso. La Regione siciliana emana una nuova ordinanza e apre tre discariche.
Prosegue l‘emergenza rifiuti in Sicilia, dove si vedono sempre più spesso accumuli di spazzatura in giro. La discarica di Lentini è al collasso: a farne le spese i comuni di Catania, Siracusa ed Enna che semergenono in crisi. La Regione Sicilia ha al momento trovato una soluzione: ha emanato una nuova ordinanza per sfruttare altre tre discariche, quelle di Motta Sant’Anastasia, Gela e Siculiana.
“Questa mattina abbiamo richiamato l’attenzione dei gestori degli impianti di rifiuti in merito al contenuto dell’ordinanza presidenziale (1/Rif). In base a tale provvedimento, i gestori degli impianti dovranno consentire – per scongiurare il sovrapporsi di una eventuale emergenza di rifiuti con l’attuale situazione pandemica – l’ingresso in discarica dei rifiuti prodotti dai Comuni siciliani”.
Queste le parole dell’assessora regionale all’Energia Daniela Baglieri, in relazione agli attuali disagi in alcune aree della Sicilia orientale in materia di conferimento dei rifiuti.
“Ho anche sentito telefonicamente alcuni gestori – prosegue l’assessorA – che in modo responsabile si sono dichiarati disponibili a dare il proprio contributo per scongiurare l’insorgere di ulteriore crisi. D’altro canto, abbiamo richiamato le Srr e i Comuni al rispetto della normativa vigente. Se non ci si adopera seriamente per un incremento sensibile della raccolta differenziata, non ci saranno impianti e programmi che tengano”.
“La soluzione non può essere certo fare diventare la Sicilia una enorme discarica a discapito dei siciliani e dell’ambiente – ha detto – . Si è fatto di tutto nel mio ufficio e in questo assessorato per evitare che, con enormi esborsi, questi rifiuti andassero all’estero. Ebbene, al di là di qualche eccezione, la quantità del rifiuto differenziato da portare in discarica non è diminuita. In ragione degli spazi attualmente disponibili e in base alle politiche sui rifiuti del governo Musumeci, ci adopereremo per evitare considerevoli aumenti della Tari a carico dei cittadini. Non si può chiedere in qualche mese, e neppure in qualche anno, di risolvere criticità e incrostazioni presenti e mai affrontate da decenni in Sicilia”.
“La svolta che abbiamo operato con il bando per i termoutilizzatori – conclude Baglieri – darà, a medio termine, un valido contributo alla definitiva soluzione del problema, ma nell’immediato serve solo far crescere la differenziata”.
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