Si intende rispettare ogni regola, per il tanto temuto e desiderato ritorno nelle aule. Per settembre, infatti, è stato approvato dal governo un decreto legge che ha stabilito che le attività didattiche si svolgano in presenza, nel pieno rispetto delle regole fondamentali, come l‘obbligo della mascherina e il distanziamento sociale.
Per quanto riguarda invece l’obbligo del green pass, il Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi dice: ‘‘Non è una punizione. Serve responsabilità per scuole sicure’‘ . Affermando dunque che, quest’ultimo funga da strumento per diffondere responsabilità e tutela, soprattutto nei confronti dei soggetti più fragili ed esposti, e non una misura punitiva.
Il piano scuola approvato con il compresente sta bene da parte delle varie regioni, comprende le principali linee guida che gioveranno per una forte e responsabile ripartenza dopo mesi di pandemia. Infatti, saranno organizzate come meglio possibile nel pieno rispetto delle regole, tutte le attività scolastiche a partire dalle assemblee studentesche alla somministrazione dei pasti nei luoghi dell’istruzione.
A tal proposito, infatti, il governo ha stanziato negli ultimi mesi circa 2 miliardi di euro destinati alla ripresa. In particolare è stato investito più di mezzo miliardo sul piano estate, con la partecipazione di quasi 7 mila scuole, proponendo all’incirca 35.500 nuovi progetti fra sport, lingue, arte ma in modo generico destinate al potenziamento delle competenze base.
Per facilitare in rientro, è stata inoltre anticipata la procedura di immissione in ruolo di nuovi insegnanti, con il fantastico risultato di 46 mila docenti. Inoltre, più insegnati con cattedra significa, meno supplenze, e quindi più continuità e tranquillità per gli studenti data l’organizzazione ben svolta.
Tuttavia, la ripresa punta alla ripartenza nel miglior dei modi così che, nonostante il periodo pandemico che purtroppo si sta ancora vivendo, si possa andare avanti con maggiore consapevolezza e responsabilità da parte di tutti per il bene pubblico.