Continua la campagna vaccinale in tutto il Paese e il Commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus Paolo Figliuolo ha dichiarato che, se dovesse servire una terza dose di vaccino, l’Italia sarà pronta. Nel frattempo, in Italia e nel resto d’Europa preoccupa la diffusione delle varianti più contagiose, ma la situazione sanitaria nel rapporto dell’Iss appare sotto controllo.
“Non sappiamo quanto dura questa immunità, se dovessero arrivare evidenze scientifiche per cui c’è bisogno di un ulteriore richiamo noi siamo pronti”, ha, infatti, sottolineato Figliuolo.
80% degli italiani vaccinati entro settembre
“Le dosi sono assolutamente sufficienti per mantenere il ritmo di 500mila dosi al giorno medie che ci porteranno a fine settembre a raggiungere il traguardo dell’80% degli italiani, vaccinabili, vaccinati. Voglio rassicurare, le dosi ci sono e con queste dosi saremo in grado di assicurare il raggiungimento degli obiettivi”, ha affermato Figliuolo in occasione della sua visita all’Isola del Giglio per la conclusione della campagna di vaccinazione di massa per le isole minori Covid free.
Le varianti
Le varianti del Coronavirus preoccupano vari Paesi. Infatti, nonostante i nuovi casi di contagio siano in diminuzione, la proporzione di casi di infezione da virus SARS-CoV-2 causati da varianti Delta e Kappa è in aumento. Per questo i tecnici chiedono un tracciamento e sequenziamento attento dei casi e un’elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli.
Figliuolo ha, però, rassicurato i cittadini. “La variante delta come tutte le altre varianti è una derivazione del ceppo principale di questa malattia – sostiene il Commissario -. Gli scienziati dicono che con la doppia dose si è abbastanza sicuri e quindi noi dobbiamo accelerare con le doppie dosi e continuare il piano vaccinale per chiuderlo il prima possibile.“
Terapie intensive: nessuna Regione supera la soglia critica
Notizie rassicuranti anche dalla bozza di monitoraggio Covid Iss – Ministero della Salute: tutte le Regioni e le province autonome sono attualmente a rischio basso e nessuna supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è, infatti, del 3% e la soglia critica è del il 30%. Nel giro di una settimana vi è stata una diminuzione nel numero di persone ricoverate che è passato da 362 a 240.