Secondo la classifica de "Il Sole 24 Ore" sull'indice di qualità della vita in Italia, Catania non è una città vivibile per bambini e giovani: ecco i dati.
Come ogni anno, Il Sole 24 Ore si dedica alla stesura della classifica della qualità della vita per le città italiane. Nonostante la lista del benessere generale viene rilasciata sempre a fine anno, il noto quotidiano ha pubblicato una classifica provvisoria del 2021 utilizzando un nuovo stile: la suddivisione generazionale per valutare la vivibilità della città a seconda delle diverse fasce d’età. Queste ultime sono tre: “Bambini” da 0 a 10 anni, “Giovani” da 18 a 35 anni, “Anziani” per gli over 65.
Chiaramente, sia le classifiche di quest’anno che quella dell’anno scorso devono necessariamente tener conto dell’impatto della pandemia sul benessere della popolazione italiana e sulla valutazione della condizione della singola città. Ma quali sono i risultati di questa temporanea classifica della qualità della vita 2021?
Per ogni categoria generazionale indentificata, la classifica riporta delle top 5 che nel complesso danno un risultato abbastanza disomogeneo. Infatti, l’unica città presente in tutte e tre le top 5 delle classifiche “Bambini”, “Giovani” e “Anziani” è Ravenna, che si può quindi definire come la città trasversalmente più vivibile d’Italia, dato che si posiziona bene per tutte le categorie individuate.
Prese singolarmente le classifiche, ecco quali sono i risultati:
Ma qual è la posizione della città di Catania in questa classifica della qualità della vita per fasce generazionali? Purtroppo le notizie non sono delle migliori: infatti, Catania non si posiziona nella metà alta della classifica in nessuna delle categorie generazionali.
Il dato peggiore è quello della classifica “Bambini”, dove Catania raggiunge la 104esima posizione su 107 città totali. Tra i 12 parametri individuati per questa categoria, il punteggio più alto ottenuto dalla città etnea è quello per la “Tasso di fecondità”, vale a dire a seconda del numero di figli per donna. Infatti, per questa specifica categoria Catania si posiziona al 4° posto. Alta anche la posizione della città per la quantità di pediatri (22esimo posto) e posizione a metà classifica per il numero medio nelle scuole pubbliche (49esima posizione). Il dato più basso è invece quello relativo ai posti disponibili in asilo nido, che porta Catania al 103esimo posto.
Va un po’ meglio per l’indice di qualità della vita per la categoria “Giovani”, per la quale Catania si posiziona all’83esimo posto. In questo caso, i dati più bassi sono quelli relativi al numero di bar e discoteche in rapporto alla popolazione (106esima posizione), all’età media al parto del primo figlio (104esimo posto) e per numero di laureati tra 25 e 29 anni (103esima posizione). Dato migliore in questa categoria quello relativo all’imprenditoria giovanile, vale a dire per le imprese con titolari under 35, che fa porta Catania alla 13esima posizione.
Infine, la posizione migliore ottenuta da Catania tra le tre classifiche è quella nella categoria “Anziani”, dove la città etnea si posiziona al 52esimo posto. In questo caso, Catania eccelle per la spesa per il trasporto di disabili e anziani, raggiungendo il 2° posto per questo singolo parametro. Per quanto riguarda i dati più bassi in questa categoria, troviamo la spesa per l’assistenza domiciliare (89esima posizione) e il numero di biblioteche (88esimo posto).
Non va molto meglio alle altre città siciliane nelle varie classifiche: basti pensare che nella categoria “Anziani” le ultime 5 città sono tutte siciliane, con Agrigento fanalino di coda e Palermo 103esima su 107 città.
Il miglior risultato siciliano nella classifica “Bambini” è ottenuto da Ragusa, che comunque si trova al 62esimo posto e quindi nella seconda metà di classifica. Migliora la condizione siciliana nella categoria “Giovani”, che vede Enna al 54esimo posto e ancora, Ragusa alla 55esima posizione, mentre Palermo si ferma al 69esimo posto.
Infine, nella categoria “Anziani” le città siciliane ottengono tutte posizioni molto basse e Catania si conferma la migliore, mentre Trapani si trova persino al 106esimo posto.
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