Il Rapporto AlmaLaurea 2021 evidenzia quello che è il profilo dei laureati in Italia e quali sono i loro sbocchi occupazionali. Un dato particolarmente interessante è quello relativo ai titoli di studio che più di altri aiutano a trovare lavoro e a guadagnare di più.
Le lauree con i tassi di occupazione più alti
Secondo il report AlmaLaurea, il tasso di occupazione più alto è quello dei laureati in Informatica. Il loro tasso di occupazione è, infatti, del 97,1% e gli stipendi partono da 1.833 euro. Al secondo posto troviamo gli ingegneri industriali e dell’informazione: il loro tasso di occupazione è del 96,4% e lo stipendio di 1.825 euro.
Al terzo posto si collocano i laureati in Economia che a 5 anni dal titolo hanno un tasso di occupazione del 91.5% e stipendi pari a 1.626 euro al mese.
Tra le lauree a ciclo unico, invece, è Medicina ad occupare il primo posto e a superare Ingegneria e Informatica sia per tasso di occupazione che per stipendi. Per medici e infermieri il tasso di occupazione a 5 anni è pari al 93,4% e lo stipendio medio è di 1.788 euro.
Le lauree con bassi tassi di occupazione
Chi ha frequentato corsi di Arte, Design, oppure di materie letterarie-umanistiche o di educazione e formazione ha, invece, tassi occupazionali più bassi. Hanno, infatti, un tasso di occupazione inferiore all’81%.
Anche i laureati in Giurisprudenza hanno un tasso di occupazione piuttosto basso (79,7%) e stipendi da 1.468 euro al mese.
Esperienze all’estero e tirocini
Dall’analisi AlmaLaurea è, inoltre, emerso che un tirocinio formativo può aiutare nell’inserimento sul mercato del lavoro. Anche chi ha svolto un’esperienza all’estero, ad esempio Erasmus, ha più possibilità di trovare lavoro. Risulta che, infatti, il periodo trascorso fuori dal proprio Paese aumenta del 14,4% le possibilità di trovare lavoro velocemente.