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Sicilia verso la zona gialla? A che punto siamo e cosa potrebbe succedere

Se il tasso di positività dovesse confermarsi in discesa, la Sicilia potrebbe sperare di passare in zona gialla. Ecco che cosa cambierebbe.

C’è grande attesa per i prossimi resoconti dell’andamento del Covid in Sicilia, in vista della nuova assegnazione dei colori, che, come di consueto, avverrà venerdì. Se l’indice di positività dovesse confermarsi in discesa, infatti, l’Isola potrebbe anche sperare di passare in zona gialla, cambio di colore che permetterebbe le prime riaperture anche in Sicilia.

Covid Sicilia: contagi in discesa

L’ultimo bollettino Covid in Sicilia, relativo alla giornata di ieri, ha fatto emergere una cauta speranza, mostrando un tasso di positività in discesa rispetto ai giorni scorsi. I nuovi positivi, infatti, si sono fermati sotto quota mille (940), conteggiati su 28.762 tamponi processati.

Questo dato, quindi, ha permesso un abbassamento dell’indice di positività, accompagnato anche da un calo degli ingressi in terapia intensiva e di quelli in reparti Covid.

A oggi, pertanto, la Sicilia fa registrare un‘incidenza di 160 casi ogni 100mila abitanti, cifre che, tuttavia, mantengono l’Isola ancora lontana dalla soglia minima per un completo tracciamento dei contagi. Si tratta, comunque, di una tendenza comune a tutto il Paese, considerato come il dato nazionale si attesti a 152.

Negli ultimi sette giorni l’Isola ha subito un calo nell’andamento dei contagi pari a 11,5%, segno che l’epidemia è in decrescita, sebbene con alcune differenze per zone. È, infatti, il caso di Palermo, che, seppure in leggero miglioramento, resta sulla soglia d’allarme.


Coronavirus Sicilia, il bollettino: meno di 1000 casi ma 33 morti


Speranza zona gialla

Se la decrescita venisse confermata dai prossimi monitoraggi, la Sicilia potrebbe sperare di passare in zona gialla e potrebbe procedere alle prime riaperture. Si tratta, al momento, di mere ipotesi. Ciò che è certo, invece, è che la regione resterà in zona arancione fino alla prossima domenica, giorno 2 maggio.

Al momento sono tredici, tra regioni e province autonome, ad aver ottenuto il passaggio in zona gialla. Si tratta di Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Marche, Piemonte, Pa Bolzano, Pa Trento, Toscana, Umbria e Veneto.

Restano in arancione, insieme alla Sicilia, Basilicata, Calabria, Puglia e Valle d’Aosta, mentre la Sardegna è l’unica ancora in rosso.

Cosa cambia con la zona gialla

Ma quali sarebbero le novità importanti se la Sicilia diventasse gialla? In primis tornerebbero consentiti gli spostamenti, in entrata e in uscita, tra i territori. Si procederebbe, inoltre, alla riapertura di bar, ristoranti, pub e gelaterie all’aperto, anche in orario serale. Resterebbe, comunque, confermato il coprifuoco alle 22.00.

Anche cinema, sale concerti, teatri, live club potrebbero ripartire, imponendo la prenotazione obbligatoria e la distanza di un metro tra spettatori non conviventi. La capienza non potrà superare il 50% di quella massima autorizzata e, in ogni caso, non si potranno superare le 500 persone al chiuso e le 1000 all’aperto.

Si potrebbe, infine, tornare a praticare all’aperto qualunque sport, anche quelli di squadra e di contatto, mentre per la riapertura delle piscine di dovrebbe comunque attendere il 15 maggio e l’1 giugno per le palestre.

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