Cominciata da poco la riunione della cabina di regia settimanale dell’Istituto Superiore di Sanitร . Dai primi dati trapelati, arrivano ottime notizie per l’Italia: l’RT nazionale continuerebbe, infatti, a scendere, attestandosi ora a 0.85, quando la settimana scorsa era fisso a 0.92.
Scendono, invece, da otto a cinque le regioni con un indice RT sopra l’1: sul triste podio la Sardegna, prima zona bianca d’Italia ora in rosso, con un RT a 1.38. Viene seguita da Val D’Aosta (RT a 1.26), Basilicata (1.08), Toscana (1.01) e Sicilia (1), quest’ultima in bilico tra la zona arancione e la rossa, con conseguente semi-lockdown per almeno due settimane.
Tra le regioni con RT sopra l’1, solo la Sardegna si troverebbe in linea con lo scenario di trasmissibilitร di tipo 3; sarebbe seguita da Val D’Aosta e Sicilia, compatibili con lo scenario di tipo 2, mentre tutto il resto d’Italia si troverebbe in fascia di trasmissibilitร di tipo 1. Si attendono ora le ordinanze da parte del Ministro della Salute Roberto Speranza, che andranno a posizionare nelle varie fasce di rischio le regioni italiane.
Calerebbero anche le regioni con livello di rischio alto, da quattro ad una sola: la Calabria. Sedici regioni/PPAA, invece, sarebbero state classificate come con “rischio moderato”, seppur quattro di esse si troverebbero “ad alta probabilitร di progressione a rischio alto nelle prossime settimane”. Altre tre regioni (Veneto, Abruzzo e Campani) e una provincia autonoma (quella di Bolzano), invece, sarebbero state classificate con un livello di rischio basso.
Buone notizie, infine, nonostante il livello di allerta resti molto alto, arrivano dall’indice di incidenza di nuovi contagi ogni 100.000 abitanti: nel periodo che รจ andato dallo scorso 5 fino all’11 aprile se ne contano circa 160,5; un dato migliore rispetto a quello relativo alla fascia di giorni dal 29 marzo al 4 aprile scorsi, settimana nella quale si sono contati 210,8 nuovi contagi per 100.000 abitanti.