Il programma del governo per anticipare le riaperture potrebbe essere già attivo da fine aprile. Si punta a una stagione estiva con green pass e più libertà per ristoranti e luoghi di cultura.
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Massimo Garvaglia, ministro del turismo promette riaperture anticipate. Pare che il mese di Aprile potrebbe essere meno duro del previsto e le riaperture graduali ricominciare già dalla settimana prossima.
La promessa che il ministro del turismo Garvaglia intende mantenere, come dice in una intervista per La stampa, è quella di riaprire per il 2 giugno, festa della Repubblica. Il governo Draghi, che tenta di tenere il passo all’emergenza vaccini si mette a lavoro per una possibile riapertura del Paese già da questo 20 aprile. Ad oggi le zone rosse nello stivale sono in netta minoranza: Valle D’Aosta, Campania, Puglia e Sardegna.
“Quando ho parlato del 2 giugno facevo riferimento alla più importante festa nazionale, ossia quella della Repubblica. In Francia ad esempio hanno indicato il 14 luglio. Mi riferivo a una data finale entro la quale mi auguro sia aperto tutto o quasi tutto. Ovviamente dipende dal piano vaccinale. Da tempo diciamo che dobbiamo programmare. Sappiamo che, finché i numeri non lo consentono, bisogna essere molto prudenti. Ciò non vuol dire che non si deve programmare. Ci sono attività che puoi aprire il giorno dopo: per esempio domani una Regione è in arancione e allora i parrucchieri possono riaprono. Ci sono invece delle attività che hanno bisogno di settimane se non di mesi di anticipo per programmare l’apertura. Ogni settore ha una storia a sé“
Sulla base dei dati scientifici e dell’andamento dei contagi, spiega il ministro Garvaglia, la cabina regia del governo si sta muovendo per programmare e facilitare riaperture anticipate. “Ogni settimana che passa perdiamo pezzi di Pil e non ce lo possiamo permettere” afferma l’esponente della lega nell’intervista. Il ministro si dimostra fortemente preoccupato per la stagione turistica estiva e si augura che come l’anno scorso l’attività delle spiagge possa riprendere già dal mese di maggio.
Durante l’intervista, il ministro Garvaglia affronta il caldo tema del passaporto covid free che permetterebbe di viaggiare più liberamente i vaccinati, chi ha già sviluppato gli anticorpi da corona virus o chi si è sottoposto a tampone.
“I tempi dell’Europa non sono ancora certi, si parla di 15 giugno. Secondo noi bisogna anticipare un po’ per garantire la circolazione nei tempi giusti e per programmare la stagione estiva. Cosa prevede il green pass? Se sei vaccinato o no, se hai avuto il covid e quindi hai gli anticorpi, se hai fatto il tampone. La condizione del tampone è la più semplice perché comunque, nelle more della vaccinazione, ti può consentire una circolazione e una mobilità in sicurezza. Non è un caso che la sperimentazione dei voli che vengono da New York senza quarantena ponga questa regola. Sardegna sicura è sostanzialmente il lasciapassare europeo. Questo può garantire l’apertura di diverse attività e anticipare il periodo in cui saremo vaccinati e avremo l’immunità di gregge“
Il ministro della salute Speranza, nella giornata di oggi si riunirà con il Comitato Tecnico Scientifico per valutare la possibilità di riapertura per fine mese. Le varianti, come quella inglese, hanno infatti rallentato la ripresa ma si programma nella speranza che i dati permettano di aprire le attività il prima possibile ed essere pronti per la stagione estiva. Ieri, il Ministro Speranza parlava nella trasmissione televisiva, condotta da Fabio Fazio, ‘Che tempo che fa’:
“Nel mese di marzo e aprile abbiamo scelto di non avere fasce gialle, perché la variante inglese ha una maggiore capacità di diffusione; ora ci sono due effetti su cui puntiamo per la seconda metà della primavera: da un lato le misure che hanno piegato la curva, sono 3 settimane che l’Rt ha un segno meno; poi c’è la leva della vaccinazione, la vera chiave per provare a uscirne. Ogni chiusura comporta sacrifici sul piano personale, sono consapevole delle difficoltà di tante attività commerciali ed economiche, possiamo provare ora a capire come gestire questa fase e programmare settimane con meno limitazioni“
I dati e gli obiettivi raggiunti nella campagna di vaccinazione, fanno, per il momento, ben sperare. Con un ulteriore calo dell’incidenza e dell’Rt, con la conferma della discesa dei ricoveri in terapia intensiva e con l’aumento delle somministrazioni dei vaccini che si sono assestate sulle 300mila dosi al giorno, la possibile riapertura e il passaggio in zona gialla, per fine mese, sembra possibile.
Sul tavolo del Comitato tecnico scientifico le richieste delle associazioni del mondo dello spettacolo, con il ministro dei beni culturali Dario Franceschini che punta ad un ampliamento della capienza prevista dai protocolli. Cinema, teatri, musei e spettacoli all’aperto potrebbero essere i primi a ripartite, assieme ai ristoranti. La Fipe incontrerà martedì il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgietti per sottoporre nuovamente il protocollo che chiedeva l’apertura dei ristoranti in zona gialla anche la sera e in zona arancione solo a pranzo. Documento già bocciato a gennaio dal Cts.
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