Legambiente, con la campagna Clean Cities, boccia la città di Catania sul tema della mobilità sostenibile e sulla sicurezza stradale, collocando la città tra le più pericolose d’Italia.
Clean Cities è un progetto promosso da Legambiente per testare la mobilità e la transizione ecologica nel territorio italiano. Bocciate le città di Catania e Palermo sul tema della mobilità sostenibile e ha collocato Catania tra le città più pericolose d’Italia con 8 feriti ogni mille abitanti l’anno per incidenti stradali. I dati registrano inoltre uno dei più alti tassi di motorizzazione automobilistico con ben 73 automobili su 100 abitanti.
Questi dati, raccolti da Legambiente, verranno consegnati simbolicamente in delle “Pagelle della Città” oggi pomeriggio alle 18:30 ai comuni di Catania e Palermo.
Le “Pagelle” conterranno una sintesi delle performance locali sui principali indicatori urbani relativi a ciclabilità, mobilità elettrica, sicurezza e inquinamento atmosferico, verranno presentati in conferenza stampa alla presenza di Andrea Poggio, responsabile mobilità Legambiente, Salvo Pogliese, Sindaco di Catania, Giuseppe Arcidiacono, Assessore alla Mobilità del Comune di Catania, Enrico Trantino, Assessore all’Urbanistica del Comune di Catania, Fabio Cantarella, Assessore all’Ambiente del Comune di Catania, Barbara Mirabella, Assessore alla Cultura del Comune di Catania, Giacomo Bellavia, Presidente Azienda Metropolitana Trasporti, Luca Blasi, Presidente Azienda SoStare s.p.a., Ruggero Moncada, residente piazza Duca di Genova, Antonio Perdichizzi, imprenditore piazza Duca di Genova, Davide Ruffino, circolo Legambiente Catania, Gianfranco Zanna, presidente Legambiente Sicilia, e Giusto Catania, assessore alla mobilità del Comune di Palermo.
Legambiente con la consegna di questa “Pagella” dai voti insufficienti, invita la città di Catania a migliorare le condizioni dell’inquinamento, limitando gli spostamenti in auto e favorendo i trasporti pubblici a emissione ridotta. Secondo la campagna Clean Cities, la città di Catania registra infatti un alto livello di inquinamento: La concentrazione di PM10 della città di Catania, con una media di 23 microgrammi/m3, supera il valore limite indicato dall’Organizzazione Mondiale della (20 μg/m3) anche nel 2020. Si invita dunque la città a migliorare la sua offerta di trasporto pubblico elettrico, che al momento ricopre solo il 25%.
Dato altrettanto preoccupante sono le vittime stradali, 1.684, che equivalgono a 8 feriti ogni mille abitanti e 15 morti all’anno; numeri che rendono Catania una delle città più pericolose d’Italia.
Del tutto insufficienti le piste ciclabili e l’offerta di sharing mobility. Unico dato positivo riguarda la nuova linea metropolitana, utilizzata da moltissimi studenti, ma inopportunamente sospesa durante il lockdown.
Viola Sorbello, presidente di Legambiente, commenta: “I brutti voti in pagella non ci colgono di sorpresa. Denunciamo da tempo l’assenza di ogni politica di mobilità sostenibile. Abbiamo anche offerto collaborazione proponendo un tavolo partecipato ma non ci è stata data risposta. Confidiamo in una nuova apertura dell’amministrazione comunale sia nei confronti di una nuova mobilità sia nei confronti delle associazioni così come è avvenuto in altri settori quali verde urbano, ecologia e rifiuti, urbanistica“.
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