Il Decreto Sostegni 2021 prevede l'erogazione di contributi a fondo perduto per i gestori di attività in difficoltà economica. Ecco il pdf per richiederlo e altre info.
Il Decreto Sostegni 2021 prevede contributi a fondo perduto, volti a fornire aiuti economici ai cittadini colpiti dalla crisi causata dalla pandemia di Covid-19 e dalle conseguenti chiusure. Ecco a chi spetta il contributo e come è possibile richiederlo.
Dal 30 marzo al 28 maggio occorrerà inoltrare all’Agenzia delle Entrate le richieste per il Decreto Sostegni 2021, servendosi dei canali telematici dell’Agenzia o tramite la piattaforma partner “Sogei”, disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet.
Il contributo potrà essere richiesto compilando l’apposito modulo online entro i termini previsti. Per ciascuna domanda ricevuta, l’Agenzia delle Entrate provvederà a effettuare controlli e a rilasciare delle ricevute al soggetto che ha presentato l’istanza.
In caso di accettazione della domanda per il Decreto Sostegni 2021, l’Agenzia darà comunicazione del mandato di pagamento nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” – sezione “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito”, al quale potranno accedere il soggetto richiedente o l’intermediario, per esempio l’operatore di Caf, scelto dal richiedente.
Ma a chi è destinato il Decreto Sostegni 2021? Il contributo, che sarà a fondo perduto, potrà essere richiesto dagli esercenti di attività d’impresa, arte e professione e di reddito agrario, titolari di partita Iva residenti o stabiliti nel Territorio dello Stato.
Questi ultimi dovranno dimostrare che, nel secondo periodo di imposta precedente al periodo di entrata in vigore del decreto (per la gran parte dei soggetti si tratta dell’anno 2019), hanno fatturato ricavi non superiori a 10 milioni di euro.
Il contributo, inoltre, può essere richiesto anche da enti non commerciali , compresi quelli del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, che svolgono attività commerciali. Restano esclusi, invece, quei soggetti che, al momento dell’entrata in vigore del Decreto Sostegni 2021, cioè il 23 marzo, abbiano cessato la propria attività, e quei soggetti che abbiamo attivato la partita Iva successivamente al decreto. Esclusi anche gli enti pubblici, gli intermediari finanziari e le società di partecipazione.
Il contributo, previsto dal Decreto Sostegni 2021, si calcola applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2019.
Il contributo, infine, non può essere calcolato in una cifra inferiore ai 1000 euro per le persone fisiche e ai 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. L’importo riconosciuto non può comunque superare i 150000 euro. Questo bonus, come i precedenti, sarà escluso da tassazione.
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