È con un invito alla lettura e alla conoscenza che Giuseppe Conte si rivolge agli studenti nel suo primo intervento da ex premier. Intervenuto dall’Aula Magna dell’Università di Firenze, dove ha tenuto una lectio magistralis sulle lezioni imparate dalla pandemia, Conte si è soffermato sul valore della lettura e sull’uso del dubbio come strumento critico per la conoscenza. Un invito certamente rivolto agli studenti dell’ateneo, ma che grazie alla trasmissione in streaming della lezione e alla pubblicazione sui social può essere esteso a tutti gli studenti d’Italia.
“Care studentesse, cari studenti – ha scritto l’ex premier dalla sua pagina Facebook – questi anni che state dedicando alla vostra formazione sono preziosi. Non dismettete mai quella sana, curiosa attitudine di approfondire le vostre conoscenze. Non lasciatevi intimorire dall’incertezza e dal dubbio.
Il dubbio è il giusto antidoto contro la trappola delle illusioni e delle false certezze. È il motore della conoscenza scientifica. L’importante è che il dubbio non tramuti in diffidenza paralizzante. Vi auguro buone letture, quindi, e buono studio. E vi auguro di moltiplicare quanto più possibile le vostre esperienze. Buon semestre”.
Nel suo intervento, Conte si è soffermato sul valore che la lettura ha avuto per lui nei primi mesi della pandemia. Citando La peste di Camus, I Promessi Sposi e Cecità di José Saramago, ha ricordato come i romanzi letti in passato gli abbiano dato l’impressione, a volte, di affrontare situazioni già vissute. Conte poi ha ricordato una frase di Umberto Eco: “Chi non legge vive una sola vita, la propria; chi legge avrà vissuto tante vite”.
Per l’immediato futuro, il destino dell’ex premier sembra quello di tornare in cattedra all’ateneo fiorentino, dove in passato ha insegnato Diritto Privato e Diritto Civile.
Giuseppe Conte torna a insegnare: il video della sua lezione
https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/videos/183080330278427