Non esiste Carnevale che si rispetti a Catania senza “i maccaruna che’ cincu puttusa”. Per chi non lo sapesse questa espressione dialettale indica la pasta ai cinque buchi, una specialità che incarna il piatto tipico del giovedì grasso catanese. Ogni luogo ha le sue usanze e tradizioni culinarie e i catanesi, che iniziano a cucinare sin dalle prime ore della mattina per l’occasione, non possono proprio farne a meno sulle loro tavole imbandite.
In cosa consiste?
Si tratta di un tipo di maccheroni dalla forma particolare, simile a un fiore, caratterizzata da un grosso buco centrale accompagnato da altri quattro laterali, di diametro assai inferiore. Ha una consistenza tale da riuscire a trattenere una grande quantità di sugo e condimento, in modo da renderla una vera e propria delizia per il palato. A proposito di sugo, non si tratta di una normale polpa di pomodoro e ragù. Questa viene arricchita da salsiccia, costate e puntine di maiale. È una ricetta risalente a tantissimi anni fa, che viene tramandata di anno in anno. Riguardo al particolare tipo di pasta, è possibile trovarlo sia al supermercato, che in pastifici specializzati alla preparazione della pasta fresca.
I cinque buchi e il Carnevale
Questa pasta si lega alla tradizione del giovedì grasso e del Carnevale, proprio per le sue dimensioni eccessive, rispetto alla solite, così come quelle della festa in sé. Ciò avviene prima del periodo di Quaresima, nel quale va osservato il digiuno.
La Sicilia, del resto, ha una grande tradizione carnevalesca, soprattutto nella città di Acireale, dove vengono organizzate delle sfilate su dei carri bellissimi e strutture sontuose di passaggio per le strade cittadine. Il tutto accompagnato da vestiti preziosi, curati e stilizzati nel particolare, dietro cui c’è un lavoro di mesi e mesi.