Con l’ingresso in zona gialla, gli studenti universitari di mezza Italia si sono ripresi i campus e gli spazi accademici, da mesi privi della loro componente più vitale. Gli atenei sono meno silenziosi rispetto a una settimana fa, ma è ancora presto per parlare di ritorno alla normalità. Come riporta il Corriere della Sera, le incognite più grandi sono sul rientro in aula. La ripresa è prevista tra metà febbraio e inizio marzo, ma l’ipotesi è che, tra ingressi scaglionati e DaD, si vada avanti con le le lezioni fino in estate.
Università: ipotesi lezioni in estate
Ne discuteranno i rettori delle università lombarde l’8 febbraio, quando è prevista la riunione del Crul, il comitato regionale universitario della Lombardia. Al centro delle discussioni, ci si interroga sulle modalità di erogazione delle lezioni e sul dosaggio di ingressi e presenze. L’ipotesi, al momento, è di prolungare il semestre, proseguendo con le lezioni in modalità mista almeno fino a metà giugno e più in là l’inizio vero e proprio degli esami, con il primo appello che così slitterebbe a fine mese.
“Valuteremo quali formule adottare – ha dichiarato il presidente del Crul, Remo Morzenti Pellegrini, al Corriere -, la modalità sarà ancora mista come ad ottobre, quando siamo ripartiti, anche se per poche settimane, fino al Dpcm di inizio novembre. Anche questo rientro sarà progressivo e resta la necessità del distanziamento, da noi non più di 50 studenti in aule con duecento posti. E lunedì inviterò i rettori ad allungare il semestre fino a giugno compreso, per permettere agli studenti di acquisire i crediti e per riuscire a portare in aula tutte le matricole, almeno per aprile”.
L’ipotesi delle classi estive, in realtà, non è nuova. Si parla di lezioni in presenza ma in estate anche per le scuole, come suggerito da Clemente Mastella, primo cittadino di Benevento, in Campania. Un’ipotesi che però potrebbe comportare delle fatiche extra per gli universitari, “stretti” tra appelli estivi e appelli autunnali più ravvicinati tra loro.
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Riaprono le università: ecco come
A Milano, gli atenei ripartiranno con le lezioni con inizio non prima delle 10, come stabilito a dicembre nel patto “Milano per la scuola”. Alcuni riprenderanno già questa settimana, come gli studenti della Bocconi, con rientro in aula al 50% e formato ibrido.
La modalità, con piccole variazioni, è quella già adottata a inizio semestre, prima che anche l’Italia venisse travolta dalla seconda ondata: lezioni in presenza con didattica blended e a distanza per i fuorisede. Le matricole, anche per il prossimo semestre, avranno la priorità per le lezioni in presenza.