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Oggi la Sicilia entra ufficialmente in zona arancione “rafforzata” e si auspica, presto, di arrivare alla zona gialla. Il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha pertanto diramato un’ordinanza con tutte le misure preventive e le nuove disposizioni previste rispetto al Dpcm dello scorso 14 gennaio.
Zona arancione: riapertura delle scuole
A differenza di altre parti del Paese, le scuole superiori resteranno chiuse fino al 7 febbraio. Dopodiché è prevista la didattica in presenza per il 50% degli alunni (metà classe in presenza e metà in DAD in giorni alterni). Il ritardo, rispetto al territorio nazionale, è giustificato dal principio di cautela, su esplicita richiesta del presidente di regione. La presenza al 100% resta garantita da oggi per gli alunni di seconda e terza media.
Si legge inoltre nell’ordinanza: “Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali […]”.
Riapertura scuole in Sicilia, ritardi per le superiori: “Ancora cautela”
Per chi rientra in Sicilia
Restano disposizioni specifiche per chi fa ingresso da oggi nel territorio siciliano. Bisognerà infatti registrarsi sull’apposita piattaforma online www.siciliacoronavirus.it e riempire il form. Saranno esclusi da questo obbligo i pendolari o quanto si sono allontanati dalla Sicilia nei giorni immediatamente antecedenti e coloro i quali si sono recati in altre zone d’Italia per un periodo inferiore ai quattro giorni.
La piattaforma consente di registrare l’avvenuta sottoposizione al tampone diagnostico nei due giorni precedenti l’arrivo in Sicilia. Chi non ha potuto sottoporsi all’esame dovrà farlo in uno dei drive disponibili nel territorio regionale o presso un laboratorio autorizzato. Se chi rientra non vorrà sottoporti all’esame diagnostico dovrà porsi in isolamento fiduciario per dieci giorni, con obbligo di comunicazione al medico di famiglia o al pediatra.
Sicilia zona arancione: negozi aperti?
I negozi sono tenuti a far rispettare le misure di distanziamento interpersonale di almeno un metro fra i clienti e comunicare all’Asp il numero massimo dei clienti ospitabili, indicandone il numero con apposito cartello posto all’esterno del locale.
Saranno aperti i centri commerciali, che dovranno munirsi di strumenti “conta-persone” agli ingressi, limitando e scaglionando i clienti che vorranno accedere ai locali. Mentre per quanto riguarda bar e ristoranti resta il divieto di consumare cibi e bevande al proprio interno o nelle immediate vicinanze. Sarà consentito l’asporto dalle ore 5.00 alle ore 18.00 senza restrizione, mentre dalle ore 18.00 alle ore 22.00 sarà vietato per le attività che non hanno cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio invece sarà sempre garantita.
Medici di medicina generale e pediatri
Previsto un maggiore coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Questi supporteranno le Asp nella gestione dei pazienti covid, effettuando tamponi antigenici rapidi o altri test a specifiche categorie. Inoltre disporranno il periodo di inizio e fine in isolamento sia per i soggetti risultati positivi che per i contatti stratti di casi confermati.
Zona arancione: le regole sugli spostamenti
Infine gli spostamenti non riceveranno ulteriori restrizioni rispetto alla normativa nazionale prevista per le zone arancioni. Sarà consentito spostarsi solo all’interno del proprio Comune di residenza dalle ore 5.00 alle ore 22.00. Ci si potrà muovere verso altri comuni solo per comprovate esigenze, mentre sarà sempre consentito il rientro presso la propria residenza o domicilio o abitazione. Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 verrà attuato il coprifuoco.
Sarà possibile far visita ad amici e partenti, sempre e solo all’interno del proprio comune, una sola volta al dì, nelle ore di libera circolazione e per un massimo di due persone. È possibile però portare con sé i minori di 14 anni e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.