“Se fra due settimane i dati non ci dovessero convincere, stabiliremo misure maggiormente restrittive e chiuderò anche le scuole primarie e le prime classi della media. E questo nessuno potrà impedircelo”. Così il governatore Nello Musumeci interviene sulla recente decisione di inserire la Sicilia in zona rossa. Da lunedì riapriranno elementari e medie, oltre alle scuole dell’infanzia, ma i provvedimenti, se i casi non dovessero calare, non si faranno attendere.
“Allo stato non sono le scuole il focolaio però se il dato non cala tutto quello che sarà necessario sarà fatto”, conclude Musumeci, in conferenza stampa al PalaRegione di Catania, durante il punto sulla situazione contagi in Sicilia assieme agli assessori Armao, Razza e Lagalla.
“Temevamo che il governo non condividesse la nostra esigenza, ma il ministro Speranza si è reso conto che dichiarare la Sicilia zona rossa rappresentava l’unico possibile rimedio. Non sappiamo quali saranno i risultati, ma vogliamo applicare la zona per due settimane”, ha dichiarato il governatore, che però si dichiara pronto a prorogare la zona rossa se necessario. L’ordinanza è in vigore fino al 31 gennaio, ma se la situazione non migliorerà si andrà avanti con la zona rossa almeno fino a metà febbraio.