All'aeroporto di Catania un uomo è stato denunciato per aver preso il volo malgrado il test positivo. Una negazionista, invece, è stata arrestata dalle autorità maltesi per non aver indossato la mascherina.
Due veri e propri “attentati alla salute pubblica” sono stati indirizzati all’aeroporto di Catania negli ultimi giorni. Prima un passeggero rumeno, residente a Gela, è arrivato allo scalo di Fontanarossa con un test positivo, poi una negazionista proveniente da Malta ma con cittadinanza italiana si è rifiutata di indossare la mascherina a bordo dell’aereo, costringendo il comandante a tornare all’aeroporto di partenza, dove la donna è stata arrestata.
Nel primo caso, un passeggero di nazionalità rumena, 34 anni, nei giorni scorsi è riuscito a eludere i controlli all’aeroporto di partenza, lasciando Bucarest malgrado il suo certificato dimostrasse la positività al Covid-19. Al momento del controllo a Catania, tuttavia, oltre la carta d’imbarco ha mostrato il referto redatto da un laboratorio di analisi rumeno, nel quale si certificava la sua positività al virus. Subito il personale sanitario presente in aeroporto ha eseguito un secondo tampone antigenico, risultato ancora una volta volta positivo. A quel punto, le forze dell’ordine presenti all’aeroporto di Catania hanno raggiunto il passeggero, denunciandolo per il reato di pandemia colposa.
Il secondo caso, invece, risale a un volo partito alle 6 di stamattina da Malta, diretto a Catania. Il volo, decollato dall’aeroporto internazionale di Luqa, avrebbe dovuto raggiungere lo scalo etneo alle prime ore del mattino, ma è stato costretto a invertire la rotta e tornare allo scalo di partenza, dopo che una passeggera si è rifiutata più volte di indossare la mascherina.
Stando a quanto riportato dai media maltesi, la passeggera 24enne, Freya Angeolova Moutafova, cittadina italiana ma residente in Bulgaria, ha continuato a rifiutare di indossare la mascherina nonostante i molteplici avvisi da parte dell’equipaggio. La donna non ha desistito dai suoi propositi né quando le è stato fatto notare che così avrebbe messo in pericolo gli altri passeggeri, né quando è stata avvisata che sarebbe stata consegnata alla polizia. Una volta rientrati a Malta, la donna ha quindi ammesso di fronte alle forze dell’ordine di aver disobbedito agli ordini dell’equipaggio, venendo condannata a sei mesi, con condizionale di due anni.
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