Entro il prossimo autunno, secondo il Commissario Domenico Arcuri, Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19, tutti gli italiani dovrebbero essere vaccinati. Tuttavia, non si tratta di un risultato scontato, dal momento che è necessario uno sforzo corale affinché questo obiettivo possa essere raggiunto.
Questo sforzo si basa, secondo Arcuri, su tre punti fondamentali: “Un numero adeguato sufficiente di dosi, un piano logistico e organizzativo che possa permettere di portare queste dosi nel più breve tempo possibile in più luoghi possibili; un insieme di donne e di uomini capaci di somministrare queste dosi”.
L’AIFA autorizza il vaccino Moderna
Arcuri sottolinea, inoltre, il fatto che l’Italia non produce vaccini da sé. Un punto che mette in evidenza come il nostro Paese debba contare sulle disponibilità che vengono assicurate all’Italia. Tuttavia, una buona notizia arriva proprio oggi: il vaccino Pfizer non sarà più l’unico a essere somministrato nel nostro territorio. L’AIFA ha autorizzato oggi l’immissione in commercio del vaccino di Moderna. “Speriamo in primavera in una campagna di vaccinazione di massa”, precisa Arcuri.
“Finora abbiamo inviato tutte le dosi che avevamo: 919.425 nei 293 punti di somministrazione – chiarisce Arcuri –. Per questa fase, ci siamo prefissi l’obiettivo di somministrarne 65-57 mila al giorno. Ci stiamo riuscendo e stiamo superando questo obiettivo”.
“Dalla prossima settimana inizierà la distribuzione del vaccino di Moderna”, continua Arcuri. La distribuzione continuerà in parallelo con quella di Pfizer.