Secondo un sondaggio svolto per Save the Children e condotto da Ipsos, la didattica online avrebbe aumentato il divario tra scuola e ragazzi, talvolta aggravando la piaga della dispersione scolastica.
Una ricerca condotta da Ispos e svolta per Save the Children ha rivelato come la DaD abbia favorito il fenomeno di dispersione scolastica. Seguire le lezioni da uno schermo, se non controllati dai genitori, sarebbe un’arma a doppio taglio: non solo i ragazzi si assenterebbero più facilmente ma riuscirebbero anche a sfuggire ai propri obblighi scolastici, prolungando il periodo di assenza.
cIl sondaggio è stato effettuato su un campione di più di due milioni e mezzo di studenti delle scuole superiori. Il 28% dei ragazzi coinvolti ha dichiarato di aver avuto almeno un compagno di classe che non ha più seguito le lezioni dall’inizio del lockdown primaverile. E i dati sono destinati ad aumentare, perché alcuni intervistati pensano che siano in media 3 i compagni che hanno abbandonato gli studi.
Inoltre, Save the Children stima che circa 34 mila studenti delle scuole secondarie di secondo grado potrebbero aggiungersi a fine anno ai dispersi della scuola.
Già dal primo giorno di DaD, molti si sarebbero mostrati contrari e pronti ad affermare che la didattica online creerà nei ragazzi un enorme buco formativo e culturale. Secondo Ipsos il 35% degli studenti si sente più impreparato rispetto a quando andava a scuola. Gli stessi numeri (35%) si registrano nel caso di ragazzi con insufficienze e materie da recuperare rispetto allo scorso anno scolastico. Il 37% ha confermato che la DaD non sia stato un ottimo strumento e che abbia avuto dei risvolti negativi nello studio e nel modo di affrontare la scuola. Infatti i ragazzi si sentono stanchi (31%), incerti (17%) e preoccupati (17%). Dati preoccupati arrivano anche sul fronte socializzazione: gli adolescenti, infatti, si sono visti privati del loro diritto di parlare con amici e compagni (59%).
Infine, solo il 23% si è reso conto che questo periodo di chiusura è strettamente necessario per evitare il contatto fisico e la consequenziale propagazione del virus e ha affermato che attraverso l’avvento digitale è possibile rimanere in contatto senza doversi vedere.
La carenza di materiale informatico che ha coinvolto molte famiglie disagiate è stata annoverata tra le cause della dispersione scolastica. Nonostante le varie manovre economiche e i bonus per permettere a tutti l’acquisto di dispositivi informatici, l’Istat ha evidenziato che il 12,3% non possiede pc e tablet. La percentuale sale al 19% nel Sud Italia.
Quest’anno, oltre 150 studenti delle scuole catanesi hanno partecipato con grande entusiasmo al progetto Ri-Giochi@mo,…
Il 14 dicembre 2024, è stato inaugurato il sistema di illuminazione con tecnologia LED lungo…
Dal 27 al 29 dicembre 2024, il Palazzo della Cultura di Catania ospiterà una serie…
Lunedì 23 dicembre 2024, Piazza Università a Catania si trasformerà in un palcoscenico incantato per…
Il 22 e 23 dicembre, Piazza Scammacca di Catania ospiterà un evento tanto atteso da…
ll Tribunale per i minorenni di Catania ha condannato a quattro anni e otto mesi…
Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy Policy