“Affinchรฉ si ponga fine a questa discriminazione”, la Cgil Sicilia ha lanciato una petizione online, chiedendo l’intervento del Presidente della Repubblica e del Ministro per le pari opportunitร , di fronte all’assenza di donne nel governo Musumeci, dopo il rimpasto nella Giunta Regionale.
“Questo avviene – recita il testo della petizione #piรนdonneperlademocrazia – nonostante lโArs abbia votato a giugno una norma per assicurare il 30 per cento di alternanza di genere nelle istituzioni; si toglie voce alle donne per adottare scelte per lโutilizzo delle risorse per il rilancio dellโeconomia senza nessuna attenzione alle relazioni di genere, allโimpatto differenziato su donne e uomini per lโeffettiva promozione dellโuguaglianza”.
Nel medesimo turbolento panorama si collocano anche le considerazioni “violente e maschiliste” di Vincenzo Figuccia, deputato leghista all’assemblea regionale siciliana, che esprimendosi in merito al rimpasto ha asserito: “Ciรฒ che conta non รจ ciรฒ che gli assessori hanno in mezzo alle gambe ma ciรฒ che hanno in mezzo alle orecchie. E soprattutto come lo usano per il bene dei siciliani”.ย
Lโaffermazione di Figuccia รจ “la conferma, ancora una volta, di una subcultura presente oggi in una parte della politica, quella piรน violenta e conservatrice che crede ancora che il potere di decidere della vita degli altri deve essere maschio”, asseriscono cinquecento donne, firmatarie dell’appello per chiedere proprio le dimissioni del deputato.ย
Le firmatarie – studentesse e professoresse, attrici, professioniste, attiviste e giornaliste – sono tutte d’accordo nel definire l’atteggiamento di Figuccia come l’espressione “dellโarroganza al potere, lโaviditร e lโignoranza di chi si crede impune. Di chi alimenta la cultura patriarcale e machista rendendola pregiudizio morale di una visione plurale, che accoglie tutte le sensibilitร e le valorizza”.ย
La “desolante” assenza di donne nel governo Musumeci sembra essere, stando ai loro giudizi, espressione di quanto emerge ogni giorno da notizie e dati statistici: “Non dimentichiamo che dal 1947, a sedere sugli scranni di Sala dโErcole sono state appena 46 donne sul totale degli 811 deputati eletti allโAssemblea. Poco piรน del 5 per cento. La nostra Isola รจ ultima per disponibilitร di posti al nido (meno di 10 bambini su 100) e al tempo pieno (meno di 6 bambini su 100). E fanalino di coda su scala europea per occupazione femminile. Anche in Sicilia abbiamo piรน laureate e diplomate rispetto ai coetanei uomini, eppure quasi 8 donne su 10 non lavorano“.
“Non basteranno le scuse, non stavolta. Il leghista Figuccia si dimetta” concludono, auspicando in un futuro protagonismo delle donne in seno alle scelte politiche che saranno adottate.