Nuovo DPCM Natale in dirittura d'arrivo. Avrà validità a partire dai prossimi giorni e mira a creare una zona gialla rafforzata, con divieto di spostamenti tra i Comuni e altre regole per ristoranti e negozi.
Nel nuovo DPCM Natale si fa spazio la decisione di vietare gli spostamenti dal proprio Comune da Natale a Capodanno. Malgrado, secondo le stesse parole del ministro Speranza, tutte le regioni potrebbero trovarsi in zona gialla già a metà dicembre, la decisione si rende necessaria per evitare gli assembramenti già visti in estate. Nella serata di ieri, il premier Conte ha incontrato il ministro Boccia e i capi delegazione, in vista del nuovo decreto che potrebbe arrivare già domani, 3 dicembre, in sostituzione di quello attuale.
Stando a quanto si apprende dalle agenzie di stampa nazionali, il divieto di spostamenti potrebbe toccare i “giorni rossi”, vale a dire 25 e 26 dicembre e 1 gennaio. In queste date, infatti, potrebbe essere vietato spostarsi tra i Comuni. A partire dal 21 dicembre, inoltre, nel nuovo DPCM Natale gli spostamenti tra Regioni gialle potrebbero essere consentiti solo per far ritorno al proprio luogo di residenza, con una previsione che dovrebbe essere estesa ai luoghi di domicilio.
Rimarrebbero confermate, tuttavia, le eccezioni stabilite sin dal primo DPCM. Vale a dire, le comprovate esigenze lavorative, le situazioni di necessità e i motivi di salute. Stop sempre dal 21 dicembre, invece, agli spostamenti tra le Regioni per raggiungere le seconde case e crociere ferme nel periodo natalizio. In questo modo, secondo il premier Conte, con il nuovo DPCM Natale si creerà una “zona gialla rafforzata” che servirà a scongiurare una terza ondata a inizio 2021.
Ulteriori conferme arrivano per il coprifuoco alle 22 anche per il periodo natalizio. Nel nuovo DPCM Natale in vigore dal 4 dicembre verrà confermata la possibilità di apertura per i negozi fino alle 21, in modo da consentire ingressi contingentati e evitare assembramenti. Tramonta, invece, la decisione di chiudere ristoranti a Natale e Capodanno. Nelle zone gialle, infatti, rimarranno aperti a pranzo, anche a Natale, Santo Stefano e Capodanno, mentre dovrebbero restare in vigore le limitazioni legate al distanziamento e ai posti ai tavoli.
Il governo, inoltre, vorrebbe evitare nuove regole anche per le abitazioni private. In questo caso, niente restrizioni nel nuovo DPCM Natale, ma forti raccomandazioni a evitare assembramenti e cenoni in vecchio stile. In merito agli impianti sciistici, sembra confermata la chiusura ma si discute sull’apertura degli alberghi nelle aree sciistiche. In questo caso il nodo è la distinzione tra quelli che devono restare chiusi da quelli “a valle”, che potrebbero in teoria essere aperti. Il criterio potrebbe essere permettere l’apertura, se resterà un blocco rigido degli spostamenti tra le Regioni.
Infine, a Capodanno, per evitare veglioni, anche i ristoranti degli alberghi potrebbero dover chiudere alle 18: per i clienti solo servizio in camera.
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