Decreto legge ristori: entra in vigore da lunedì 30 e prevede una seria di misure per le categorie colpite dalla crisi. Ecco cosa ha riservato il governo per le imprese.
Ieri è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale la quarta parte del Decreto legge ristori. Il governo aveva già annunciato le varie fasi della manovra economica che avrebbe interessato i settori più colpiti dalla crisi alimentata dalla diffusione della pandemia. Le piccole e medio imprese potranno beneficiare di sgravi fiscali e proroghe sul pagamento delle tasse. Il Decreto legge ristori quater si rivolge ai “soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato italiano”.
Per le imprese con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso e che hanno subito una diminuzione del fatturato di almeno del 33% nel primo semestre dell’anno 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il termine di versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’IRAP è prorogato al 30 aprile 2021. La scadenza della presentazione della dichiarazione, invece, è slittata al 10 dicembre 2020.
Altra proroga prevista dal Decreto legge ristori quater riguarda il pagamento della rottamazione ter. Quest’ultimo, infatti, è stato rimandato al 1 marzo 2021 e sarà possibile richiedere la rateizzazione dell’importo da pagare per evitare di sborsare tutto l’ammontare in un un’unica soluzione.
I pagamenti erariali saranno divisi in due tranche. Il primo potrà essere versato in misura pari al 20% del dovuto sulla base della raccolta di gioco del medesimo bimestre, con scadenza 18 dicembre 2020. La restante quota, invece, pari all’80%, può essere versata con rate mensili di pari importo, con debenza degli interessi legali calcolati giorno per giorno. Le scadenze della prima rata sono fissate entro il 22 gennaio 2021 e le successive entro l’ultimo giorno di ciascun mese successivo. L’ultima rata deve essere versata entro il 30 giugno 2021.
Questa categoria, anche se ha già richiesto l’indennità precedente, potrà beneficiare di una nuova indennità pari all’importo di 1000 euro una tantum. Possono fare richiesta per ottenere questa misura del Decreto legge ristori i lavoratori stagionali che che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 30 novembre 2020, che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo, non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI.
Per questa fascia debole, invece, è riconosciuta un’indennità di 800 euro per il mese di dicembre 2020. Potranno farne richiesta coloro che hanno rapporti di collaborazione presso il Comitato Olimpico Nazionale (CONI), il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva, riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale (CONI) e dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP), le società e associazioni sportive dilettantistiche.
Le elezioni degli organi sindacali relative al rinnovo delle cariche potranno essere svolte in modalità telematiche e online entro il 15 aprile 2022.
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