Il Tar di Catania sospende la chiusura delle scuole primarie e secondarie di primo grado a Paternò. La chiusura di tutte le scuole del territorio era arrivata lo scorso 10 novembre dopo la presa di posizione del sindaco Nino Naso
Adesso l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla ribadisce la validità della circolare, firmata con l’assessore alla Salute e come stabilito dal dpcm vigente, ribadisce come i sindaci siano chiamati a subordinare eventuali provvedimenti di chiusura al preventivo parere tecnico-sanitario del competente Dipartimento di prevenzione dell’Asp.
“Ove dovesse mancare, da parte dell’Asp competente, l’accertamento del dato epidemiologico che motiva l’interruzione delle attività scolastiche per comprovate situazioni di rischio sanitario ogni sindaco potrà trovarsi di fronte al rischio di impugnative che, se accolte, come nel caso di Paternò, tendono a generare ulteriori incertezze e generale disorientamento nella popolazione. Di per sé l’ambiente scolastico non è generatore di contagio e, – spiega l’assessore – su tale documentata premessa, la Regione Siciliana ha ritenuto di sollecitare, già da tempo, una più attenta collaborazione fra le competenti istituzioni territoriali, onde evitare comportamenti non coerenti con l’oggettività dei rilievi statistici ed epidemiologici. Ogni provvedimento assunto in sede locale, senza il conforto della autorità sanitaria, rischia di risultare carente di motivazione giuridica, oltre a privare gli studenti del fondamentale diritto allo studio”.