Zone rosse e zone arancioni: quali sono le nuove regole? In questo schema, le nuove disposizioni in vigore in cinque regioni e quelle attuali nel resto d'Italia.
Cambiano le zone rosse e le zone arancioni in tutta italia. L’ultimo decreto firmato dal ministro della Salute Roberto Speranza istituisce, a partire dal 15 novembre, la zona rossa anche in Campania e Toscana e la zona arancione in altre tre regioni. Nel frattempo, nella paura di passare a zona rossa, in molte regioni i governatori e i sindaci prendono singole iniziative e regole più stringenti nel tentativo di limitare i contagi. Vediamo la situazione aggiornata regione per regione.
ABRUZZO (ARANCIONE): In Abruzzo è previsto il potenziamento dei controlli per assicurare il rispetto delle misure e per far rispettare il divieto di assembramenti, con l’utilizzo di impianti di diffusione sonora per richiamare l’attenzione delle persone. Particolare attenzione al controllo degli spostamenti tra Comuni e verso il capoluogo.
BASILICATA (ARANCIONE): Rimodulati i servizi di vigilanza e controllo connessi all’emergenza epidemiologica da parte delle forze di Polizia, con il concorso della polizia locale e dei militari dell’Esercito di ‘Strade Sicure’. In definizione l’abolizione delle ‘zone rosse’ nei Comuni di Genzano di Lucania e Irsina.
BOLZANO (ROSSA): La provincia autonoma di Bolzano è zona rossa, con un regime definito ‘lockdown duro’: nel capoluogo l’attività motoria potrà svolgersi entro una distanza massima dalla propria abitazione di 1.000 metri, e c’è un’app per controllarla. In Alto Adige dalla prossima settimana scatta la didattica a distanza per tutte le medie e superiori; in presenza negli asili e nelle scuole elementari solo per i bambini i cui genitori svolgono lavori essenziali. Misure più restrittive anche per le attività economiche. Il governatore Arno Kompatscher annuncia un test di massa per 350mila persone.
TRENTO (GIALLA): Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha varato una nuova ordinanza che prevede interventi sulle attività motorie, sulla somministrazione di bevande in bar e ristoranti, su alcune chiusure festive, sui mercati all’aperto e sulle modalità per fare la spesa.
CALABRIA (ROSSA): A Catanzaro sospese le attività didattiche in presenza per le scuole di ogni ordine e grado fino al 28 novembre, anche degli asili pubblici e privati.
CAMPANIA (ROSSA): In Campania i sindaci di alcune città, come Benevento e Torre Annunziata, si sono mossi nella direzione di chiudere strade o piazze affollate. Anche a Napoli sono attese misure in questa direzione, in particolare per 90 strade che risultano particolarmente soggette ad assembramenti.
EMILIA-ROMAGNA (ARANCIONE) : l’ordinanza del governatore Bonaccini prevede negozi chiusi la domenica (tranne farmacie, alimentari, tabacchi ed edicole) mentre il sabato saranno chiusi anche i parchi commerciali e i negozi più grandi. A scuola vietate lezioni di ginnastica, di canto e di strumenti a fiato. Stop anche all’attività sportiva e motoria nei centri e sul lungomare. A Bologna il sindaco vieta iniziative, manifestazioni ed eventi in centro storico, compresa l’attività degli artisti di strada.
FRIULI VENEZIA-GIULIA (ARANCIONE): Il governatore Fedriga ha emesso una ordinanza, che prevede la “raccomandazione” per l’accesso ai negozi delle grandi e medie strutture nelle prime due ore della giornata agli anziani. Tra le altre misure: negozi chiusi nei festivi (tranne farmacie, alimentari, edicole e tabacchi). Consumazioni al bar solo da seduti dopo le 15, attività motoria lontana dai centri storici, centri commerciali chiusi nei prefestivi e festivi. Nelle scuole del primo ciclo sospese le lezioni di educazione fisica, canto e strumenti a fiato.
LAZIO (GIALLO): Controlli sugli arenili ma anche nelle aree verdi della Capitale. A Roma messaggi ‘anti-folla’ dalle auto dei vigili e accessi contingentati in caso di assembramenti nelle vie dello shopping, monitorate con l’elicottero. Stop alle fermate metro del centro: il Comune valuta l’apertura delle ztl. Decisa la chiusura dei maxi-store e dei mercati non alimentari nei festivi.
LIGURIA (ARANCIONE): A Genova in arrivo una ordinanza per vietare dal weekend le passeggiate in alcune parti della città, come il lungomare. Parchi aperti ma controllati con personale della Protezione civile a verificare gli assembramenti. In quanto zona arancione, chiusura di bar e ristoranti e il divieto di uscire dalla regione e spostarsi tra Comuni, salvo che per motivi di lavoro, salute o necessità.
LOMBARDIA (ROSSA): In Lombardia, ricaduta in zona rossa, vengono applicate le restrizioni più severe previste dal dpcm: non si può uscire di casa se non per comprovati motivi, chiusi i negozi salvo quelli di necessità, didattica a distanza. A Milano controlli serrati e chiusure: solo ieri un ristorante del centro, tre circoli privati e una macelleria.
MARCHE (ARANCIONE): In ossequio alle restrizioni della zona arancione: coprifuoco dalle 22 alle 5, dad al 100 per cento alle superiori, chiusi bar, pasticcerie e gelaterie, consentita la consegna a domicilio, centri commerciali chiusi nel week end, capienza sui bus ridotta del 50%.
MOLISE (GIALLA): In Molise le restrizioni ‘standard’ delle zone gialle: ci si può spostare da Comune a Comune e da Regione a Regione. Ristoranti e bar chiudono alle 18, i negozi invece restano aperti fino a chiusura. A Termoli proteste dei commercianti: con bar e ristoranti chiusi presto, cala anche l’incasso.
PIEMONTE (ROSSA): Stretta severa per il Piemonte, così come per le altre zone rosse: vietati gli spostamenti, se non per lavoro, necessità o salute, anche all’interno del proprio Comune. Chiusi bar e ristoranti. In presenza solo le scuole dell’infanzia, le elementari e la prima media.
PUGLIA (ARANCIO): dopo gli assembramenti dello scorso weekend, a Bari si è decisa la stretta: il sindaco ha aumentato i controlli in alcune vie della città e nei pressi delle grandi strutture commerciali. Chiusi tre giardini e lo skate park. A Trinitapoli in azione sentinelle anti-assembramenti. Altri quattro sindaci hanno disposto la chiusura di alcune aree fino al 3 dicembre: Altamura, Monopoli, Noicattaro e Corato. A Foggia da oggi chiuse la villa comunale e, nel fine settimana, le principali vie del centro.
SARDEGNA (GIALLO) : A Cagliari vietate bici e altri mezzi su ruote sulla passeggiata dell’Ammiragliato. L’assessore regionale alla Sanità Nieddu ha chiesto al governo di chiudere tutte le scuole, elementari, medie e superiori, per frenare il Covid. In arrivo dalla Regione un piano per la riorganizzazione della sanità.
SICILIA (ARANCIONE): Il sindaco di Palermo Orlando ha sospeso l’ordinanza, già annunciata, di chiusura delle scuole dell’obbligo. Fino al 3 dicembre divieto di stazionamento in centro e nel weekend anche sul litorale. Anche l’arcivescovo Lorefice ha disposto la sospensione delle attività parrocchiali in presenza a eccezione della Messa e degli altri sacramenti. A Catania, divieto di stazionamento nel weekend a Piazza Duomo e nel Borgo Marinaro.
TOSCANA (ROSSA): Maggiori controlli delle forze dell’ordine, in particolare nei fine settimana, e via libera anche a eventuali misure più restrittive, compresa la chiusura delle strade e delle piazze maggiormente frequentate, come a Firenze o a Empoli. Stop a ristoranti e bar nei weekend. Livorno ha già disposto di interdire l’accesso ai ‘moletti’ nel fine settimana; Monsummano ha detto stop alle passeggiate nei parchi e nei giardini pubblici.
UMBRIA (ARANCIONE): Oltre alle misure previste dal dpcm per le zone arancioni, sono state decise restrizioni cittadine: il sindaco di Perugia ha disposto la chiusura al pubblico, per l’intero arco della giornata e fino al 22 novembre, della scalinata della cattedrale di San Lorenzo. Anche a Terni disposto il divieto d’accesso ad alcune aree della città.
VALLE D’AOSTA (ROSSA): Con le misure più restrittive previste dal dpcm, la Valle d’Aosta si affida all’online: lezioni universitarie solo a distanza e indicazione sui siti del Comune del capoluogo e della Confcommercio dei negozi aperti che effettuano servizi di consegna a domicilio.
VENETO (GIALLO) : Ordinanza del governatore Luca Zaia contro lo ‘struscio’: non è permesso passeggiare nei centri storici delle città e nelle aree affollate; la somministrazione di bevande e alimenti dalle 15 alle 18 dovrà avvenire esclusivamente da seduti. Nei prefestivi chiuse le grandi e medie strutture di vendita, outlet compresi. Aperti solo alimentari, farmacie, tabacchi ed edicole. Nei festivi vietato ogni tipo di vendita, ad eccezione degli alimentari. Per centri commerciali e supermercati favorire l’accesso degli anziani nelle prime due ore. Stretta anche sui mercati all’aperto. A Verona nel fine settimana senso unico per le strade pedonali.
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