Il bonus cashback dovrebbe partire in modalità di sperimentazione già a dicembre 2020 e verrà implementato a regime con l’anno nuovo, come anticipato nella bozza della Legge di Bilancio. Si tratta di un bonus dal valore massimo di 300 euro che premierà gli utenti che utilizzano maggiormente bancomat e carta di credito per i pagamenti. Vediamo come ottenerlo e le modalità annunciate.
Il principale motivo per cui è stato introdotto questo incentivo è limitare la piccola e media evasione fiscale. In sostanza, su tutti gli acquisti effettuati tramite carta di credito o bancomat con il bonus cashback si potranno ricevere rimborsi fino a 300 € l’anno o 150€ a semestre.
Tuttavia, a dicembre si potrà ricevere un rimborso per gli acquisti effettuati dall’1 al 31 del mese pari a 150 euro, senza tener conto del semestre. Si tratta di un modo di sperimentare il bonus cashback in attesa dell’implementazione e, allo stesso tempo, di incentivare i consumi in periodo natalizio. Il bonus rimborserà il 10% della spesa effettuata e per ottenerlo, dunque, è necessario spendere un ammontare di 1.500 euro nel corso del mese.
Per utilizzare il bonus cashback già a dicembre basteranno 10 transazioni. Numero in aumento, invece, dall’anno prossimo, quando si chiederanno 50 transazioni a semestre.
Ottenere il rimborso è molto semplice. Per farlo, basta scaricare l’App IO, la stessa utilizzata per il bonus vacanze, e associarla alla carta di credito sul quale si vuole ottenere il bonus cashback. Attenzione, però: per utilizzare l’app è necessario lo SPID (qui spieghiamo come ottenerlo).
La bozza circola già da ieri, ma le modifiche sul bonus cashback iniziano prima ancora che venga implementato. Nella bozza, sembrerebbe che i premi possano essere assegnati solo tra chi effettua pagamenti tracciabili, con carte, bancomat o anche le app per i pagamenti digitali. Così, si legge nella bozza, si vuole “assicurare le conseguenti sinergie con altre iniziative poste in essere per incentivare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici all’interno del piano Italia cashless”.
Inoltre, collegato allo stesso tema viene istituito un Fondo per la fedeltà fiscale, “cui è destinato – viene scritto nella bozza -, a decorrere dal 2022, fermo restando il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, l’ammontare di risorse che si stimano come maggiori entrate permanenti derivanti dal miglioramento dell’adempimento spontaneo”.
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