Non ci sarà più l’esame di Stato per tutte (più o meno) le professioni. Progetto in tre tempi esplicitato da Gaetano Manfredi, ministro dell’Università in un Ddl prossimo al varo. Il provvedimento sarà sul tavolo del pre-consiglio lunedì, per poi essere esaminato successivamente a Palazzo Chigi. Odontoiatri, farmacisti, veterinari e psicologi saranno i primi a vedere coincidere laurea e abilitazione. Successivamente saranno geometri, agrotecnici, periti agrari e periti industriali laureati iscritti alla nuove lauree professionalizzanti.
Potrebbe anche essere la volta di architetti, biologi, ingegneri, dottori commercialisti ecc., solamente su iniziativa dei consigli nazionali o delle federazioni.
Gli obiettivi del ministro Manfredi
Gli obiettivi del ministro Manfredi sono chiari. Sono stati esplicitati in una relazione che accompagna il testo del ddl in 5 articoli scritto dall’ex presidente della Crui: da una parte “una più diretta, immediata ed efficace collocazione dei giovani nel mercato del lavoro“; dall’altra “dare una risposta concreta alle esigenze sanitarie, culturali, economiche, produttive e sociali del Paese“.
I primi quattro titoli di studio che saranno abilitanti riguardano le magistrali a ciclo unico in Odontoiatria, Farmacia, Veterinaria e la magistrale in Psicologia. Unica condizione: almeno 30 crediti formativi devono essere acquisiti con un tirocinio interno al corso di studi.
La seconda fase
In un secondo momento, la semplificazione toccherà alle lauree nelle materie tecniche che sono citate nell’articolo 2 del Ddl istituite ad agosto e che vedranno i primi laureati solamente tra 3 anni. Tuttavia bisogna vedere se il Ddl sarà varato dal Consiglio dei ministri, diventerà legge in Parlamento e arriveranno i decreti ministeriali chiesti dalla norma. Per loro, bisogna riformulare l’esame di laurea, inserendo una parte pratica, integrando le commissioni con dei professionisti, previsto dall’articolo 3 del testo proposto da Manfredi.
Altre lauree abilitanti
L’articolo 4 si rivolge anche ad altre professioni, la cui abilitazioni sono regolamentate dal ministero dell’Università: architetto, assistente sociale, biologo, chimico, geologo, ingegnere, dottore commercialista; esperto contabile e revisore legale. Per queste categorie saranno i consigli o le federazioni nazionali a decidere se eliminare o meno l’esame di Stato: non è detto che questo accadrà.