Manca poco meno di un mese e si tornerà all’ora solare. Le giornate si fanno più corte e fredde e molti si chiedono, in questo periodo, quando cambia l’ora. Il cambio d’orario è previsto per la notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre. Per quella data, alle tre bisognerà spostare le lancette indietro di un’ora. Niente fretta, però, perché la maggior parte dei dispositivi elettronici dispongono di una funzione che cambia in automatico l’ora. Bisognerà spostare le lancette soltanto nei vecchi orologi da polso e digitali e negli orologi a parete.
Ora solare: cosa cambia?
Con il passaggio all’ora solare, dormiremo, quindi, un’ora in più la notte tra il 24 e il 25 ottobre. Ma per il vantaggio di una notte di maggiore riposo, con l’ora solare si perderà un’ora di luce il pomeriggio, guadagnandola invece la mattina.
Le ore di luce diminuiranno quindi progressivamente fino alla data del 21 dicembre, il giorno del sosltizio d’inverno. Durante questa data, la Terra raggiungerà il punto di minima distanza dal Sole nel suo moto ellittico e si avrà il giorno più corto dell’anno, in termini di ore di luce.
Guadagneremo, invece, un’ora di luce pomeridiana l’ultimo weekend di marzo, nella notte tra il 27 e il 28, data in cui è previsto il ritorno all’ora legale.
A cosa serve il cambio dell’ora
Molti ricorderanno come negli ultimi tempi nell’Unione Europea si sia discusso di eliminare il cambio da ora solare a ora legale e viceversa. In realtà, la convenzione dell’ora legale è dettata dall’esigenza di risparmiare energia, sfruttando appieno l’irradiazione solare durante i mesi estivi.
Il risparmio garantito dall’uso dell’alternanza ora solare-ora legale, calcolato da Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, è di ben 550 milioni di kilowattora, pari al consumo di circa 210 mila famiglie. Un numero non indifferente, che spiega da sé come molti preferiscano non rinunciare al cambio dell’ora, mantenendo le cose come stanno e malgrado gli effetti collaterali che provoca.