La scuola ripartirร ufficialmente il 14 settembre ma dovrร subito fronteggiare due eventi: lo stop dovuto alle votazioni del 20 e del 21 settembre e lo scioperoย indetto dai sindacati di categoria per ilย 24 e 25 settembre.ย
Gli istituti che ospiteranno i seggi, dunque, dovranno mettere in atto le disposizioni previste per l’organizzazione e la preparazione delle urne e per lo spoglio delle schede. Mentre lo sciopero del 24 e del 25 settembre, destinato a creare non pochi problemi alle famiglie, รจ stato indetto da:
- USB, che ha proclamato uno sciopero nazionale dellโintera giornata del 24 e 25 settembre di tutto il personale Dirigente, Docente, Ata ed Educativo della scuola, a tempo determinato e indeterminato, delle scuole in Italia e allโestero;
- UNICOBAS, la quale ha proclamato uno sciopero nazionale dellโintera giornata del 24 e 25 settembre di tutto il personale Docente ed Ata, a tempo determinato e indeterminato, delle Scuole, della Ricerca e delle Universitร in Italia e allโestero;
- COBAS Scuola Sardegna, che ha proclamato uno sciopero dellโintera giornata del 24 e 25 settembre di tutto il personale Dirigente, Docente, Ata ed Educativo della scuola;
- CUB Scuola Universitร e Ricerca ha proclamato uno sciopero nazionale dellโintera giornata del 25 settembre di tutto il personale Dirigente, Docente, Ata ed Educativo della scuola.
In particolare, i sindacati accusano le immissioni in ruolo previste dal ministro dell’istruzione Azzolina che sono risultate inferiori alle attese: 25.000 sulle 80.000 previste. Insieme con il mancato incremento del personale Ata lasceranno centinaia di scuole scoperte: โIl 24 e 25 settembre sciopero di due giorni per dire no ad un concorso selettivo che non si potrร svolgere, sรฌ all’immissione in ruolo immediata per chi ha 36 mesi di servizio, 50000 unitร di personale ATA in piรน e full time per i 4000 ex LSU assunti part time” chiedono i diretti interessati dal sindacato.ย
Ma un ulteriore ostacolo alla riapertura delle scuole รจ rappresentato dalla positivitร di oltre 13mila docenti e non del personale scolastico dopo un test sierologico effettuato su una stima di 500mila lavoratori del mondo della scuola. Dunque, circa il 2,6% del personale scolastico nazionale non potrร prendere servizio finche l’esito del tampone non risulterร completamente negativo.