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Test di Medicina a Catania tra norme anti-covid e quiz: gli studenti raccontano come è andata

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Test di Medicina Unict: ieri si sono tenuti i test di ammissione della facoltà a numero chiuso di Medicina e Chirurgia e di Odontoiatria e Protesi Dentaria. Tra i candidati c’era anche chi come Claudia svolgeva il test per la prima volta. Ecco i primi pareri sul test di quest’anno.

Per 2693 candidati l’attesa è finita. Ieri, infatti, si è svolto il tanto temuto e atteso il test di ammissione a numero chiuso di Medicina e di Odontoiatria e Protesi Dentaria. Un test diverso da quello degli altri anni a causa del rispetto delle normative anti-Covid. Gli aspiranti medici sono stati divisi secondo il proprio anno di nascita e la prova si è svolta in più sedi per permettere il distanziamento tra un candidato e l’altro.

Le misure di sicurezza

L’ingresso dei futuri medici si è aperto alle 7.30, anche se la prova cominciava alle ore 12.oo perché a ogni candidato è stata misurata la temperatura corporea prima di entrare nell’apposita sede. Dopo la misurazione, le future matricole sono state accompagnate nelle aule di riferimento, nell’attesa di iniziare il test. Tra i candidati c’era chi voleva riprovare dopo l’esito negativo dello scorso anno, ma anche chi si approcciava per la prima volta.

Tra questi c’era Claudia, che pochi mesi fa si è diplomata al Turrisi Colonna, indirizzo di Scienze Umane, e ha condiviso la sua esperienza con LiveUnict. “Dopo essere stata scansionata dal termometro, ho dovuto aspettare in aula fino alle 12.00, – ci racconta Claudia –  orario che segnava l’inizio della prova. Era un’aula molto grande del padiglione 14, settore D che permetteva il distanziamento sociale. Ero con altri 59 ragazzi seduti a scaglioni. Tra di noi c’era sempre un posto vuoto che ci separava“.

La prova e le speranze per il futuro

Le modalità di svolgimento della prova sono state impeccabili. Ma il grado di difficoltà del test sembra non essere cambiato rispetto a quello dell’anno scorso. “La prova è iniziata puntuale alle 12 ed è durata 100 minuti per 60 domande. – ci spiega Claudia – Dopo aver aperto la busta, ho cominciato a rispondere alle domande. Da subito ho deciso di iniziare dalle materie in cui ero sicura e preparata, segnando le risposte delle domande che conoscevo. Quindi ho alla fine le domande in cui non ero sicura. Le domande erano miste, la difficoltà media. Alcune bisognava rifletterci e fare dei calcoli e altre, invece, erano facili“.

Claudia sa che passare il test ed entrare in graduatoria è un’ardua impresa, ma non si perde d’animo: “Spero che sia andata bene, adesso aspetto i risultati. Se non dovessi rientrare nella graduatoria non mi fermo e riproverò il prossimo anno. Inutile arrendersi subito“.

Ci sono state poche difficoltà e polemiche sulla registrazione per poter accedere all’iscrizione ai test e sul pagamento della suddetta tassa. “Quando dovevo prenotarmi ero un po’ spaesata, nonostante le spiegazioni sul sito dell’Università. Ho chiesto aiuto a chi già è addentrato nel mondo accademico. Una cosa che mi ha spiazzato è stata l’aumento della tassa: la mattina della mia iscrizione sul portale mi era comparso da pagare una cifra e poi, dopo aver concluso la registrazione, al momento del pagamento la tassa ammontava a 100 euro, contro i 30 euro iniziali“.

A proposito dell'autore

Maria Regina Betti

Laureanda in Lettere Classiche, appassionata di luci rosse e di rullini, si dedica alla fotografia digitale, analogica e istantanea.