L'ottava edizione dello studio "Data never sleeps" di Domo: ecco cosa succede su Internet ogni minuto.
Internet e il traffico dati non dormono mai. Lo sanno bene i ricercatori di Domo che con il loro report “Data never sleeps 8.0” danno una visione completa di quello che succede ogni minuto su Internet. Lo studio – raggiunto la sua ottava edizione – riprende il trend di questi mesi del 2020, anno condizionato dalla pandemia e dalle quarantene.
Prendendo in considerazione che il 59% della popolazione mondiale possiede Internet, ad aprile 2020, erano più di 4,5 miliardi ad averne l’accesso (+6% a gennaio 2019). Durante il lockdown si è assistito ad un exploit del traffico dei dati, soprattutto per quanta riguarda i servizi streaming e di video conferenza.
In un minuto quasi 1,4 milioni di persone hanno effettuato delle videochiamate: su Zoom si registrano 208 mila partecipanti ogni 60 secondi. Uno strumento che ha accompagnato lo sviluppo dello smart-working e la didattica a distanza per scuole e università.
Sui servizi streaming a regnare sono stati Spotify e Netflix: per il primo si contano 28 tracce aggiunte al proprio catalogo ogni minuto; per il secondo, invece, ogni minuto gli utenti guardano 404.444 ore di video.
Numeri elevati anche per i social media che hanno continuato ad essere i protagonisti del traffico dati su Internet: su Whatsapp, gli utenti hanno inviato quasi 42 milioni di messaggi ogni minuto; su Youtube, ogni 60 secondi venivano caricati 500 video; su Facebook, in un minuto gli utenti hanno caricato 147 mila foto.
Già durante il periodo di lockdown WhatsApp aveva tentato di arginare il problema della circolazione di notizie false, limitando la possibilità di inoltrare determinati messaggi etichettati come “probabile fake news”, con un passaggio da cinque inoltri simultanei a solo uno. Da adesso, tutti i messaggi inoltrati di frequente saranno etichettati con una doppia freccia in alto a sinistra e verrà aggiunta lateralmente una piccola lente di ingrandimento che consentirà di effettuare una immediata ricerca su Google per verificare se la notizia sia veritiera o meno.
È proprio grazie a un accordo con Google che Whatsapp ha potuto introdurre la possibilità di effettuare una rapida verifica sui motori di ricerca per limitare il più possibile la circolazione di falsi allarmi, schierandosi definitivamente nella lotta alle fake news.
La soluzione non nuoce alla privacy degli utenti, che verrà salvaguardata poiché, una volta utilizzata la nuova funzione il messaggio verrà caricato sul web tramite il browser, senza che Whatsapp vi abbia alcun accesso.
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