Se si pensa a Catania non si può fare a meno di rievocare l'immagine del Liotru, elefante simbolo della città. Eppure, un tempo, a Catania c'erano davvero gli elefanti.
Il Liotru, il fiero elefante che, simbolo della città, si erge fiero al centro di piazza Duomo, non è stato l’unico esemplare della sua specie a trovare casa a Catania.
Al Comune di Catania, città stretta nell’abbraccio di “mamma” Etna mentre protende il suo sguardo sul mare, nel 1965 il circo Darix Togni donò un bellissimo esemplare di elefante, che venne chiamato Tony. In realtà, il nome venne assegnato all’animale ancor prima di conoscerne il sesso: infatti, si trattava di una elefantessa ormai troppo anziana per gli spettacoli circensi, che il Darix Togni, approdato nel centro etneo per i suoi spettacoli, donò di buon grado all’amministrazione, a patto che Tony venisse adoperata per la promozione pubblicitaria degli spettacoli del circo con delle sfilate lungo le vie del centro della città.
Per far da dimora all’elefantessa venne scelta la Villa Bellini, che già dalla metà degli anni Cinquanta ospitava un piccolo zoo – reso noto dal film di Gianni Franciolini “Buongiorno, Elefante!” del 1952. Prima del definitivo trasferimento alla Villa, Tony avrebbe sfilato lungo le vie del centro, scortata da un corteo che sarebbe partito da piazza Alcalà. In realtà, il corteo si sciolse ben prima di giungere a destinazione: già a Piazza Duomo, l’elefante fuggì imbizzarrito, provocando non pochi danni alle vetture nelle zone circostanti, prima di venire raggiunto e sedato e successivamente trasportato nel suo recinto di Villa Bellini.
Nonostante le pronte cure del custode e dell’Amministrazione catanese, il “Giardino di Catania” non si rivelò uno spazio così adeguato per la sopravvivenza dell’esemplare; il cambiamento repentino ebbe un effetto negativo su Tony, conosciuta dai catanesi anche come “Tony d’a Villa”: l’elefantessa venne trovata in fin di vita dal custode nella mattina dell’11 maggio 1967, per poi spirare due giorni dopo.
In realtà, la triste sorte di Tony non era esattamente una novità: un altro piccolo elefante, più di 60 anni prima, era andato incontro a un destino non troppo diverso. Menelik, piccolo gioiello del negus omonimo, venne donato al Regno d’Italia dall’Impero di Etiopia dopo il trattato di Uccialli del 2 maggio 1889. Il re Umberto I, memore che il simbolo della città di Catania fosse proprio un elefante, scelse di donarlo alla città etnea, che lo accolse con stupore ed entusiasmo. Sfortunatamente, il piccolo Menelik morì meno di un anno dopo, a causa delle condizioni inadeguate del recinto e del pessimo mangime. Le spoglie dall’elefante sarebbero poi state imbalsamate e sistemate nel salone dell’istituto di Zoologia dell’Università, in via Androne.
Finalmente online l’annuale report di monitoraggio, diretto da Arpa Sicilia, sul consumo di suolo pubblico…
Si è conclusa ieri l’installazione di nove nuovi dispositivi di videosorveglianza nel VI Municipio di…
La manovra economica approvata dalla commissione della Camera porta con sé numerosi cambiamenti che vanno…
Legambiente, Lipu e Wwf Italia hanno presentato ricorso al Tar Lazio contro il parere favorevole…
Anche quest’anno, il Natale 2024 si preannuncia come un periodo di spese in aumento, con…
Meteo Sicilia: Il fine settimana in Sicilia si prospetta caratterizzato da un’alternanza di condizioni atmosferiche,…
Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy Policy