Negli scorsi giorni l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha monitorato l‘attività esplosiva di tipo stromboliano dell’Etna, localizzato nel Nuovo Cratere di Sud-Est.
Martedì 28 luglio il fenomeno esplosivo aveva subito un rallentamento, precisamente tra le 8.30 e le 10.00, ma subito dopo è ricominciata una graduale risalita del valore di ampiezza del tremore.
L’attività stromboliana ha dato il meglio di sé ieri sera in tarda serata, restando stabile nell’area del Nuovo Cratere di Sud-Est a quota 2900-3000 metri sopra il livello del mare. Sul piano infrasonico non vi è alcuna attività di rilievo.